Bologna, musica al PalaDozza con la stagione sinfonica del Comunale

Il Madison cambia pelle e ospita la prima assoluta con mille spettatori mascherati e distanziati

L'inaugurazione della stagione concertistica del teatro comunale al Paladozza -FotoSchicch

L'inaugurazione della stagione concertistica del teatro comunale al Paladozza -FotoSchicch

Bologna, 21 settembre 2020 - Fermate i palloni. Suonino i violini. Il PalaDozza di Piazza Azzarita fa la storia e con aplomb lascia a Fiera e UnipolArena gli affetti cestistici per accogliere la prima della stagione autunnale d'Opera e Sinfonica del Teatro Comunale.

È il ritorno di una musica che non è mai andata via e che adesso torna in uno dei luoghi simbolo della città, su misura ai protocolli anti-Covid. È un ritorno da tutto esaurito, con mille persone distanziate lungo le tribune e le curve, fino al parterre divenuto platea.

È il segno dei tempi, che ove i nomi più noti erano Teodosic e Markovic graziatamente cambia pelle con nuovi e assonnati volti, come il direttore d’orchestra Juraj Valcuha e il violinista ucraino Valeriy Sokolov, protagonisti della soirée felsinea.

"Non è come essere al Comunale, ma piuttosto che niente trovo sia encomiabile come si sia riusciti a far tornare la musica utilizzando uno spazio altrimenti vuoto", spiega all’ingresso Daniela Pinardi. E non è il Comunale, questo è certo. Lo si capisce non tanto dal parquet sotto i piedi, quanto dalla ricerca emozionata e spaesata degli spettatori, forse non così avvezzi agli spazi del PalaDozza, eppure vogliosi di scoprire, gustare, ascoltare.

Alle 19.30, con un po’ di ritardo sulla tabella di marcia, si aprono i cancelli e mascherati, distanziati, i mille spettatori di questa ripartenza scoprono il nuovo mondo della musica.

"Siamo allenati agli spettacoli – così Luigi Di Carlo in platea, mutuando il lessico dall’ambiente –. Eppure anche a ottant’anni oggi viviamo una nuova esperienza. Abbiamo apprezzato tantissimo lo sforzo compiuto per fare questo allestimento e c’è ancora tempo per una prima volta. Una bella novità".

E fa effetto, non c’è che dire il pannello acustico installato alle spalle dell’orchestra, per ovviare anche ai timori di un’acustica non impeccabile come pretendono i puristi. L’abitudine però verrà col tempo. Gli adeguamenti del caso, se si renderanno necessari, pure. Ma l’emozione. L’emozione della prima nota dell’orchestra che poco dopo le 20.30 ha animato una volta ancora il PalaDozza, dopo mesi di silenzio, quella, quella è per sempre.

La nuova vita del Madison e del Comunale insieme è cominciata. Si alza il sipario. Musica.

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