Palasport in Fiera, lo sprint La Virtus: "Entro due anni"

Si accelera per le esigenze delle V Nere e le necessità di chi organizza Eima. Baraldi: "Al via l’iter burocratico, escluso che si ospitino show e concerti"

Migration

di Massimo Selleri

Entro l’autunno del 2024 sorgerà un palasport da 12mila posti all’interno del quartiere fieristico. Ad accelerare i tempi non ci sono più solo le esigenze della Virtus di avere un impianto con una capienza così ampia per ottenere una licenza pluriennale di Eurolega, ma anche quella di BolognaFiere.

Per mantenere sotto le Due Torri la manifestazione Eima International, gli organizzatori dell’esposizione biennale di macchine agricole e per il giardinaggio hanno chiesto all’ente fieristico di poter svolgere alcuni suoi momenti in una struttura simile e, quindi, è necessaria la sua realizzazione in tempi brevi. "Nelle prossime settimane partirà l’iter burocratico – ha svelato il Ceo della Virtus, Luca Baraldi – e tutto il percorso dovrebbe chiudersi rapidamente. Al suo interno verranno ospitati solo eventi sportivi oltre a quelli legati all’attività di BolognaFiere. Non sono previsti spettacoli musicali o di altro genere".

Il nuovo palasport sorgerà negli spazi che ora sono occupati dal padiglione 35 e avrà due entrate, una dal viale della Fiera e l’altra da via Aldo Moro, e il costo della sua realizzazione supera i 30 milioni di euro, non escludendo che possa arrivare anche ai 40 visto l’impennata dei costi delle materie prime e dell’energia. L’ideazione del progetto è stata commissionata all’architetto Mario Cucinella che aveva già lavorato alle altre versioni di questa struttura, mentre la gestione dell’impianto sarà affidata ad una società creata ad hoc dove tra i soci ci saranno la Virtus, BolognaFiere che mette a disposizione gli spazi, l’azienda o il consorzio che realizzerà la struttura e altre realtà private.

Il progetto sarà finanziato principalmente dalla Segafredo utilizzando varie forme, anche se partecipano in forma minoritaria anche le altre realtà. "Dare una casa al nostro club è una delle priorità che si è dato il dottor Massimo Zanetti nel momento in cui ne ha acquisito la proprietà – ha concluso Baraldi – ma è chiaro che la nostra filosofia è sempre quella di non sprecare il denaro, per cui cercheremo di contenere il più possibile i costi".

Di fatto l’impianto ha una duplice funzione, da una parte consentire a tutti gli spettatori di vedere quello che accade sul parquet o comunque sul fondo del ‘piano terra’ quando si tratta di eventi sportivi e dall’altra di trasformarsi in un grande centro convegni quando è richiesto, come nel caso di Eima International.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro