Palazzo Belloni Bologna, ospiti d'eccezione le donne imprenditrici dell'Aidda

Visita guidata alla mostra ‘Noi. Non erano solo canzonette’. Gruppioni: "È un viaggio in un mondo in cui si poteva sognare"

Il gruppo Aidda in visita a Palazzo Belloni (Foto Schicchi)

Il gruppo Aidda in visita a Palazzo Belloni (Foto Schicchi)

Bologna, 5 febbraio 2020 - Le associate Aidda (Associazione imprenditrici e donne dirigenti d’azienda) sono state le ospiti d’eccezione, questa sera, alla mostra 'NOI Non erano solo canzonette' (a Palazzo Belloni fino al 12 aprile).  Gian Paolo Brusini, il curatore della mostra, che tratta i vent’anni clou della musica e dell storia italiana dal 1958 al 1982, ha accompagnato il primo gruppo di ospiti, da una ventina di persone, tra le sale del Palazzo, mentre il secondo gruppo, composto da un’altra ventina di invitati, è stato guidato da Stefano Guslandi di Bibibus Events, che ha organizzato la mostra.

Da Domenico Modugno all’anno del trionfo ai Mondiali in Spagna, passando per le rivoluzioni industriali, quelle studentesche del ‘68, gli attentati terroristici e le melodie armoniche di Lucio Dalla. Le signore, arrivate per le 19.30, alcune accompagnate da amiche o dal marito, si sono soffermate attente vicino alle tante fotografie, in bianco e nero, ai video dell’epoca, e incuriosite dalle musiche, di epoche diverse, che riecheggiano dagli altoparlanti nelle varie sale.

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Alla fine dell’appassionante visita guidata, durata all’incirca una quarantina di minuti a testa per gruppo, gli ospiti eleganti si sono concessi un piacevole buffet, organizzato dal catering di Gino Fabbri. Qualche calice di bollicine ha fatto da perfetto accompagnamento a sfiziosi salatini, pizzette d’autore e qualche immancabile panettone salato, come vuole la migliore tradizione bolognese dei momenti di festa e ritrovo.

“Una mostra meravigliosa che attraversa un periodo importante della vita di tutti noi, ti riporta a un mondo che ha portato a quello che viviamo ora, ma che era diverso con concetti semplici e dove si poteva sognare, cosa che ora non si può fare - dichiara Katia Gruppioni, presidente regionale Aidda - il mio punto preferito è stato quello dell’immediato Dopoguerra, con possibilità infinita, dove bastava avere buoni sentimenti di lealtà, impegno e voglia di fare. Una mostra che ti fa vedere come siamo passati dalla speranza all’assenza della stessa”. Tra i presenti oltre ovviamente al maestro pasticcere Gino Fabbri con la figlia e il genero, anche Paolo Rossi Pisu, attore e produttore, figlio del celebre Raffaele Pisu e Laura Lelli, manager del grande Alberto Tomba.

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