Bologna, lei è in coma etilico. Lui la palpeggia al pronto soccorso

Pakistano fermato da un infermiere e dalla polizia

Lo straniero è stato denunciato dalla polizia

Lo straniero è stato denunciato dalla polizia

Bologna, 16 ottobre 2017 - Palpeggiata, mentre non era in grado di reagire, né di capire cosa le stesse accadendo, cosa quell’uomo le stesse facendo. Lei, 23 anni, completamente incosciente perché in coma etilico, era stata portata in ambulanza, la notte tra venerdì e sabato, intorno alle 4, al pronto soccorso del Sant’Orsola. Dopo l’accettazione, la ragazza, italiana, era stata sistemata su un lettino nella stanza dietro al triage, in attesa di essere presa in carico.

Nello stesso locale si trovava anche un pakistano di 50 anni che era stato accompagnato alle 23 al policlinico da una donna, impietosita perché lo aveva visto dormire in strada. Quando gli infermieri hanno lasciato la ragazza nella stanza, diversi lettini separati l’uno dall’altro da tendine, il cinquantenne si è alzato dal suo posto e ha raggiunto la barella della ventitreenne. Lei non reagiva, stordita dall’abuso di alcol. E così l’uomo ha pensato bene di allungare le mani sul suo corpo, iniziando a toccarla nelle parti intime. Qul locale del Sant’Orsola, però, è monitorato costantemente attraverso un sistema di videosorveglianza. Così, in tempo reale, l’infermiere che in quel momento stava tenendo d’occhio il monitor si è accorto di quanto stava accadendo e si è precipitato nella stanza, bloccando l’uomo e chiedendo ai colleghi di chiamare la polizia.

Gli agenti delle volanti, intervenuti al Sant’Orsola in pochi minuti, hanno preso il pakistano, che è stato portato in Questura e identificato. La brutta vicenda è stata segnalata al pm di turno, Michele Martorelli, e il cinquantenne è stato denunciato a piede libero per violenza sessuale. Quando la ragazza, alle 8,30 di sabato mattina, si è svegliata, è stata informata di quanto era successo durante quelle ore in cui era rimasta incosciente e subito dopo ha formalizzato agli agenti la denuncia contro il suo molestatore.

Quello di venerdì notte è solo l’ultimo di una serie di episodi di violenza sulle donne che, negli ultimi mesi, sono stati registrati in città. Lo scorso 30 agosto, un pakistano di 28 anni, in via Dozza, era stato arrestato dai carabinieri dopo aver tentato di stuprare una donna, buttata a terra e presa a schiaffi perché non urlasse. La trentottenne era stata salvata da un automobilista che aveva chiamato i militari dell’Arma. Appena tre giorni dopo, durante il concertone di Radio Bruno in piazza Maggiore, un trentasettenne bengalese si era tirato giù i pantaloni e, nudo, si era strusciato contro una sedicenne. Bloccato dalla folla, era stato arrestato dalla municipale.

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