Bologna, il Papa invitato per Padre Marella e San Domenico

L'appello a Bergoglio è arrivato dai frati per il 2020, anno che sarà importante anche per don Olinto

Papa Francesco

Papa Francesco

Bologna, 13 giugno 2019 - Ottavo centenario del primo capitolo dell’Ordine dei Domenicani e Beatificazione di Padre Marella. Questi due importanti eventi della Chiesa di Bologna si terranno nella tarda primavera del 2020 e potrebbero essere uniti dal ritorno di Papa Francesco. Al momento è depositata alla Santa Sede una richiesta da parte dell’Ordine dei frati Predicatori affinché il Pontefice "onori con la sua presenza" i festeggiamenti per la nascita delle costituzioni dei padri domenicani che avvenne nel 1220.

Come è noto, l’ordine venne fondato nel 1216 da San Domenico Guzman, ma le regole di vita furono messe nero su bianco nel 1220 a Bologna, città dove il sacerdote morì, sfinito dal lavoro apostolico e dalle estenuanti penitenze in una cella non sua, perché non ne possedeva una propria, volendo essere un esempio di carità, umiltà e volontaria povertà per i suoi confratelli. Le sue spoglie sono ancora conservate nell’omonima basilica e l’otto agosto, nel giorno in cui la Chiesa fa memoria del santo, Papa Francesco è solito ricordare quel sacerdote che aveva predicato il Vangelo con la vita, combattendo le eresie che in quel tempo attraversavano l’Europa. Una guerra contro le idee e non contro gli eretici, tanto che San Domenico con le privazioni scaturite da una assoluta povertà era solito raccomandare le loro anime a Dio. Pensieri molto simili a quella "teologia del popolo" di cui Bergoglio è diventato il principale esponente. 

Tornando alla richiesta inviata dai Domenicani, la Santa Sede non ha ancora dato risposta, è quindi un prendere tempo che lascia aperta la porta della speranza. Sempre nella tarda primavera del 2020 la beatificazione di don Olinto Marella dovrebbe chiudere le celebrazioni per il cinquantesimo della scomparsa del sacerdote che era diventato il padre di tutti quei ragazzi che o erano rimasti senza famiglia o non trovavano nei genitori un punto fermo per la loro educazione. 

I nuovi canoni prevedono che la cerimonia si svolga nella diocesi dove il beato ha dimostrato sul campo le sue virtù eroiche e che sia il capo della diocesi a muoversi per individuare un vescovo o un cardinale, in rappresentanza del Pontefice, che presieda la funzione dove viene dichiarato il beato. Al momento il cammino per arrivare al decreto di beatificazione sta ancora viaggiando all’interno della Congregazione dei Santi, ma la possibilità di tornare ad avere Papa Francesco di nuovo a Bologna per due eventi del genere va oltre la semplice riflessione. Per ora l’arcivescovo Matteo Maria Zuppi sta alla finestra, seguendo con molto interesse la richiesta avanza dei domenicani. 

C’è una controindicazione: Bergoglio è già stato a Bologna nell’ottobre del 2017 e la prassi dice che è molto difficile che si rechi nella stessa città a meno di tre anni di distanza, ma l’indole fin qui mostrata da Papa Francesco non sempre ha seguito i criteri del protocollo.

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