FRANCESCO MORONI
Cronaca

Parco 11 settembre Cipriani: "Miglioreremo l’illuminazione dell’area E il tendone non c’è più"

Il presidente di Quartiere: "Chiudere i cancelli di notte non risolve i problemi. Sforzi ulteriori contro lo spaccio, ma non siamo in una terra di nessuno".

Parco 11 settembre  Cipriani: "Miglioreremo  l’illuminazione dell’area  E il tendone non c’è più"

Parco 11 settembre Cipriani: "Miglioreremo l’illuminazione dell’area E il tendone non c’è più"

di Francesco Moroni

Cipriani, il parco 11 settembre resta aperto anche di notte. Come mai?

"È una scelta dell’amministrazione e ci sono valutazioni ancora in corso al riguardo. Il parco, come tutti gli altri giardini comunali recintati e con cancelli, viene lasciato aperto anche di notte perché chiuderlo non è la soluzione. Semmai l’obiettivo è aumentare e migliorare l’illuminazione, così come la fruibilità, dell’area verde". Lorenzo Cipriani, a capo del Porto-Saragozza, non ci sta. All’indomani dell’inchiesta del Carlino, che ha raccontato il degrado nel parco tra via del Rondone e via Castellaccio con sporcizia, episodi di molestie e anche un accampamento abusivo, il presidente del Quartiere ci tiene a precisare come quella non sia "terra di nessuno, ma un’area vissuta ogni giorno da tantissimi bolognesi". Gli stessi che, proprio ieri, hanno esultato (con frasi come "Finalmente!") quando hanno visto arrivare alle 7.30 di mattina due pattuglie della Municipale per sgomberare il tendone. "Non sappiamo quanto durerà, ma intanto ce la godiamo", commentano i residenti. E aggiungono: "Speriamo che qualcuno provveda a chiudere il parco di notte anche quando, tra pochi giorni, non ci sarà più la ‘baracchina’ all’interno".

Diceva più illuminazione...

"Innanzitutto bisogna fare chiarezza, perché parliamo di due problemi separati. Non è corretto dire che quella tenda sia piazzata fissa lì: si tratta in realtà di uno dei 550 senza fissa dimora che vivono a Bologna, e che da 25 giorni la notte si sistema in quel punto per dormire. Noi, però, nel parco facciamo interventi quotidiani di pulizia e di passaggi della Municipale, a volte anche con i cani antidroga".

E per quanto riguarda lo spaccio, com’è il quadro?

"Condivido le sacrosante parole del cittadino che ha denunciato la situazione. Quello che possiamo fare, e che stiamo facendo, è intervenire ogni giorno con le nostre pattuglie".

Serve un impegno ulteriore?

"Io ringrazio la questura e tutte le forze dell’ordine per l’opera che fanno quotidianamente. Mi auguro anche che, in compatibilità con le loro possibilità, ci possa essere un incremento degli sforzi".

C’è un problema sicurezza, quindi, secondo lei?

"C’è un’azione importante di contrasto allo spaccio. Ma sul parco 11 settembre non ho un ritorno di siffatta negatività, a fronte delle migliaia di segnalazioni per problematiche in quartiere che riceviamo ogni anno".

Chiuderlo di notte non sarebbe la soluzione, dunque.

"Faccio un esempio: il giardino Pincherle (in via Morgagni, ndr). Qui sì che negli anni si è registrata una situazione aggravata, ma gran parte dei problemi sono stati risolti con interventi di riqualificazione che non consistevano nel tenere chiusi i cancelli, semmai proprio nell’aprirli. In più, il parco 11 settembre ha un’altra peculiarità...".

Quale?

"Fino al 2020 il parco veniva chiuso, ma l’accesso è sempre rimasto garantito. Questo succedeva perché lì c’è il parcheggio Apcoa che necessita di un’uscita di sicurezza, con maniglione anti panico e affaccio proprio sul parco. In sostanza, rimane sempre accessibile".

Ci sono interventi previsti in materia di sicurezza?

"Parliamo di un’area che rientra all’interno del progetto inserito nel Bilancio partecipativo 2023, ‘Porto verde’, già deputato eccezionale. E con quelle risorse andremo a fare interventi che miglioreranno sicuramente la qualità dell’intera area".