Bologna, 5 settembre 2023 – Sono le sette di mattina e nell’angolo del parco XI settembre, quello che confina con via Castellaccio, si nota subito un tendone da campeggio. Intorno all’accampamento un paio di biciclette, un asciugamano, diverse buste e tanta, tanta spazzatura. Proprio lì, dov’è imboscata anche un’esca topicida, qualcuno ha deciso di stabilirsi in maniera fissa. Il parco, infatti, è ormai terra di nessuno da tempo: l’orario estivo prevederebbe la chiusura dei cancelli dalle 8 alle 21 durante la stagione più calda, ma rimangono sempre aperti.
Il degrado però non si ferma alla tenda. I residenti raccontano di una situazione più che insostenibile: "Ogni mattina ci svegliamo con una sorta di tendopoli popolata da disagiati di ogni genere, una distesa di cocci di bottiglia, siringhe e deiezioni umane – racconta G. M., che vive poco distante dal parco e ha scritto anche una lunga lettera al presidente di Quartiere Lorenzo Cipriani –. Non solo: c’è una piazza di spaccio stabilmente insediata all’ingresso su via del Rondone e vicino alla ringhiera che affaccia su via Castellaccio. Risse e urla sono praticamente all’ordine del giorno, così come insulti e sputi alle donne di ogni età colpevoli, secondo questi soggetti, di essere donne. E ancora minacce e furti ai bambini e ai ragazzini che provano a frequentare il parco per giocare o stare all’aria aperta e diversi episodi di molestie sessuali".
Perlustrando la zona, in effetti, il quadro sembra corrispondere alla descrizione. Già dalle prime ore del pomeriggio diverse baby gang e altri gruppi di giovani più che altro stranieri hanno monopolizzato la zona, arrivando anche a colpire il ‘casottino’ a fianco del parcheggio sotterraneo su via del Rondone.
“Le forze dell’ordine, chiamate ormai un milione di volte, dicono di non poter fare nulla e si limitano ad accompagnare all’uscita i soggetti più molesti, che puntualmente escono da un ingresso ed entrano da un altro, prendendosi gioco di loro e di chi li ha chiamati", aggiunge il residente, che racconta anche di come venerdì scorso la polizia sia intervenuta proprio a questo scopo, pur senza risolvere il problema. "La situazione sta velocemente sfuggendo di mano – prosegue –. L’amministrazione può decidere se continuare a ignorare i suoi cittadini diventando, a mio parere, complice di tutto questo, oppure intervenire".
Tra non molto dovrebbe entrare in vigore l’orario invernale di apertura e chiusura del parco, ovviamente ridotto rispetto a quello estivo, e la speranza dei residenti è che i cancelli vengano chiusi durante la notte per evitare a chiunque volesse entrare nel parco di fare i propri comodi.
"Quest’estate ho saputo anche che il personale della ‘baracchina’ (un bar all’interno dell’area che organizza anche eventi, ndr ) si è occupata privatamente della chiusura per evitare furti e danneggiamenti – conclude G. M. –. Mi sembra assurdo che non ci pensi chi di dovere".