
Foto d’archivio di pale eoliche, che sfruttano l’energia cinetica del vento trasformandola in energia elettrica
Un’assemblea per discutere le conseguenze del parco eolico. L’iniziativa pubblica, organizzata dal comitato locale per la difesa del paesaggio, si svolgerà domenica 9 febbraio alle 16 al teatro comunale di Castiglione dei Pepoli. Nell’incontro verranno esaminate le criticità sulla possibile realizzazione dei due progetti eolici attualmente sottoposti ad iter autorizzativo. Alcuni tecnici locali approfondiranno gli eventuali rischi sul territorio derivanti dall’esecuzione delle opere. Il primo progetto, presentato dall’azienda Energia pulita tre, al momento è fermo, in attesa dell’esito del ricorso della società contro la Regione. La pratica è stata accantonata da Arpae per mancanza di documentazione. Il secondo progetto, quello dell’azienda Santa Chiara, dopo aver subito lo stesso destino, è stato depositato, con una potenza nominale aumentata a 36 MW dagli iniziali 27, al ministero dell’Ambiente competente per gli impianti che superano i 30 Megawatt.
A spingere gli organizzatori al confronto pubblico è stato proprio l’avvio della procedura di valutazione del progetto eolico dell’azienda Santa Chiara. Nei giorni scorsi gli attivisti del comitato hanno appreso la notizia dalla pagina istituzionale del ministero e, in un secondo momento, dal Comune di Camugnano che ha confermato l’inizio della procedura autorizzativa. L’iter prevede che osservazioni e rilievi dei cittadini possano essere valutati dagli organismi competenti a condizione che siano presentati entro il 23 febbraio.
"Una discussione alla luce del sole – rivela Paola Campori del comitato – ci è sembrata necessaria. Non possiamo permetterci che cali l’attenzione su questi progetti giganteschi, le cui conseguenze locali sarebbero pesantissime. Crediamo che la contrarietà delle istituzioni locali sia indispensabile per impedire la realizzazione del parco eolico".
I sindaci di Camugnano e Castiglione non hanno mancato di esprimere la loro opposizione, senza che ciò sia bastato a fermare le aziende proponenti. "In realtà i Comuni hanno le armi spuntate – rivela Tommaso Tarabusi, sindaco di Castiglione – contro progetti di questa portata. La produzione di energia rinnovabile è un imperativo per il futuro, ma dietro la scelta dei siti adatti ci deve essere un piano nazionale, fondato su elementi concreti. Presentare progetti qua e là per l’Italia, sperando che qualche territorio ci caschi, non è accettabile".
Nel frattempo si registrano una serie di prese di posizione pubbliche da parte di partiti e rappresentanti politici. Dopo l’interrogazione di Fratelli d’Italia, è stato reso noto un comunicato stampa del circolo Castiglione-Camugnano del Partito Democratico. Nella nota, diffusa dalla segretaria Gloria Poli, si legge che "i circoli esprimono la loro netta contrarietà al parco eolico sul crinale di Trasserra".
Fabio Marchioni