Le dirette Facebook le fa dalla cucina di casa. "Non perché – spiega Luca Bianchini (nella foto di Elisabetta Canavero), in queste settimane in cima alle classifiche con l’ultimo libro Baci da Polignano – non abbia un salotto ma perché quella è sicuramente la stanza più bella. Così, mentre presento ai miei lettori il nuovo romanzo, mi posso bere una tisana, o magari cucinare o addirittura, come è capitato l’altra sera, cenare".
In questi tempi è im pegnato in un tour virtuale di presentazioni che tocca più di una ventina di librerie: oggi alle 18.30 la diretta Facebook riguarderà i lettori dell’Ambasciatori ("chiacchiererò con salame e vino rosso") che potranno via chat rivolgere domande allo scrittore. Non c’è obbligo all’acquisto del libro ma chi vorrà potrà comprarlo e riceverlo a domicilio con la dedica dell’autore. Il romanzo è il sequel del fortunatissimo Io che amo solo te scritto 7 anni fa (da cui fu tratto anche un film con Scamarcio, Placido e Laura Chiatti) e del successivo La cena di Natale e riedita gli stessi personaggi.
Bianchini, come si trova in questi incontri virtuali con i lettori?
"Pensavo peggio. Si crea un rapporto confidenziale, quasi intimo, che permette di dire cose meno retoriche e prevedibili. Merito del web che abbatte la timidezza e permette la presenza di un numero di persone superiore a quello delle librerie".
La domanda più curiosa che le hanno rivolto in questi giorni?
"Mi hanno chiesto cosa posterebbero i personaggi della mia saga su Instagram. Ho risposto che qualcuno metterebbe se stesso a torso nudo, qualcun altro una ricetta, qualcun altro ancora una petizione per i diritti degli afroamericani. Senza contare che non tutti avrebbero Instagram".
Si dice che scrive mentre cucina. Cosa prepara?
"Paste soprattutto, con sughi diversi".
Qual è il segreto del successo di queste storie?
"Un mix perfetto di più elementi: l’amore incompiuto, l’ambientazione provinciale, la verità dei personaggi. Soprattutto è una storia di famiglia italiana in cui tutti ci possiamo riconoscere. Sono perfezionista, lavoro molto, mi consulto...".
Claudio Cumani© RIPRODUZIONE RISERVATA
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