Parrucchiere ‘abusivo’ a Bologna, il diploma era falso e non c’era un direttore tecnico

La Polizia locale ha denunciato l’uomo e fatto chiudere l'attività. Il titolare era già stato multato tre anni fa. Lo scorso agosto Asl e Ispettorato del lavoro avevano riscontrato condizioni igieniche precarie e lavoratori in nero

Parrucchiere 'abusivo' a Bologna con diploma falso e senza direttore tecnico: la polizia locale mette i sigilli al negozio

Parrucchiere 'abusivo' a Bologna con diploma falso e senza direttore tecnico: la polizia locale mette i sigilli al negozio

Bologna, 7 ottobre 2024 - La Polizia locale ha chiuso un’attività di parrucchiere per falsificazione del diploma di acconciatore e assenza del direttore tecnico. Il titolare del negozio, in zona Borgo Panigale, è stato denunciato alla Procura. In passato gli erano già state contestate diverse irregolarità.

La normativa infatti, a tutela del consumatore, anche alla luce dei prodotti che l'acconciatore può utilizzare per la cura dei capelli dei clienti, prevede che all'interno dell'attività sia sempre presente una persona in possesso di una qualifica professionale, conseguita dopo la frequenza di un corso riconosciuto dalla Regione e dopo aver superato un esame in una scuola.

Non è quello che è avvenuto nell’attività, gestita da un 35enne. Già nel 2021 il parrucchiere era stato sanzionato per assenza del direttore tecnico ed era stata sospesa la sua attività fino a nuova regolarizzazione. Sembrava che avesse intrapreso la via della regolarità assumendo il direttore tecnico, ma successivamente lo aveva licenziato sostituendolo lui stesso e inviando al Comune un attestato emesso dalla Regione Lombardia.

Il fatto ha però insospettito gli uffici comunali e, dopo gli accertamenti con l’amministrazione lombarda, è venuta alla luce la falsità dell’attestato e l’assenza di corsi frequentati da parte del titolare.

Con questi elementi a sostegno, la settimana scorsa gli agenti della Locale si sono presentati nel negozio, aperto e in piena funzione, nonostante lo sportello unico per le attività produttive ne avesse ordinato la cessazione.

Il titolare, alla vista degli operatori, ha cercato di allontanare frettolosamente i clienti sostenendo di essere chiuso; a questo punto, sono scattati i sigilli alla serranda e lui è stato denunciato per uso di atto falso, per ricettazione e per aver disatteso il provvedimento comunale, oltre a una sanzione di circa 150 euro.

Provvedimenti che si aggiungono a quanto si era verificato nell’agosto scorso: dopo un intervento congiunto con l’Asl, infatti, erano state accertate le precarie condizioni igieniche e strutturali riscontrate all'interno del negozio, oltre alla presenza di dipendenti che lavoravano in nero e per i quali il titolare era stato segnalato all'Ispettorato del lavoro.