Pasqua 2021 a Bologna, Zuppi: "Non dobbiamo abituarci a nessuna pandemia"

Il cardinale chiude il triduo pasquale in cattedrale: "La sofferenza deve renderci attenti agli altri"

Bologna, il cardinale Zuppi celebra la Messa di Pasqua (FotoSchicchi)

Bologna, il cardinale Zuppi celebra la Messa di Pasqua (FotoSchicchi)

Bologna, 4 aprile 2021 - Il cardinale Matteo Zuppi chiude il triduo pasquale in cattedrale. Per la seconda volta la festa di Pasqua è segnata dalla pandemia, la piaga con cui il mondo deve fare i conti. "La nostra situazione è la stessa dei discepoli di Emmaus - ha spiegato l'arcivescovo - la speranza lascia il posto alla disillusione, al tirare a campare o al sopravvivere. Abbiamo nel cuore la pandemia e anche i più resistenti ne sentono la durezza. Tutto è spento, soprattutto per chi ha perso una persona cara senza poterla salutare, della quale conserva solo un ricordo di un video ricordo. La pandemia produce tante pandemie per questo non dobbiamo mai abituarci a nessuna pandemia, come la guerra mondiale a pezzi che si sta combattendo nonostante il virus. Causa anche tanta povertà, pure in chi prima ce la faceva senza problemi e sperimenta la vergogna di chiedere e di avere bisogno. Su questa barca ci siamo tutti”.

Zuppi ha poi indicato la strada per uscire da questo corto circuito. “Nelle difficoltà si può diventare più disumani, pensando che il si salvi chi può diventi io mi salvo da solo. La sofferenza, invece, deve renderci attenti agli altri. Dobbiamo diventare “Fratelli Tutti” per trovare la speranza. Solo così si esce dalla disillusione. La rassegnazione ti porta a vedere tutto uguale, impedisce di vedere il bello e ti spinge a cercare solo la felicità individuale. Questa Pasqua, invece, deve diventare la vittoria dell’amore che scalda il cuore, quell’amore che ci consente di abbandonare le recriminazioni ma ci consente di essere “cum panis” di strada, compagni di un cammino dove chi ha bisogno non deve chiedere perché le attenzioni dell’altro prevengono le richieste dettate dal bisogno. Questo è l’unico modo per incontrare Gesù”.

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