Pasqua 2022, a Bologna messa in rito greco-latino. Segno di fratellanza con l’Ucraina

Proseguono i gesti di solidarietà del cardinale Matteo Zuppi e di tutta l’arcidiocesi petroniana nei confronti della popolazione ucraina. Dopo la breve visita di domenica scorsa nella chiesa di San...

Il cardinale Matteo Zuppi

Il cardinale Matteo Zuppi

Bologna, 7 aprile 2022 - Proseguono i gesti di solidarietà del cardinale Matteo Zuppi e di tutta l’arcidiocesi petroniana nei confronti della popolazione ucraina. Dopo la breve visita di domenica scorsa nella chiesa di San Michele dei Leprosetti, stasera in cattedrale il porporato presiederà una messa per la pace in cui saranno protagonisti tutti i gruppi carismatici della regione. Il 15 aprile, invece, nella tradizionale Via Crucis del venerdì santo, le meditazioni che accompagnano le varie stazioni della passione di Gesù Cristo saranno scritte dalla comunità cattolica ucraina. Infine il 17 aprile, giorno in cui la chiesa di rito romano festeggia la Pasqua, in cattedrale si celebrerà la Divina Celebrazione della Risurrezione in rito greco-latino. Come segno di fratellanza con i fedeli che li ospitano, la chiesa ucraina ha deciso di adeguare il suo calendario liturgico a quello italiano, arrivando così ad una preghiera universale.

Tornando alla visita del cardinale alla comunità ucraina, i bambini presenti hanno donato a Zuppi i loro disegni dove rappresentano il desiderio di pace che li anima e la volontà di tornare nel loro Paesi. "Siamo contenti che questi bambini siano qui – spiega Zuppi – li sentiamo figli nostri, fratelli nostri. La loro presenza è un grande segno non solo di accoglienza, ma anche di speranza, per il futuro. Speriamo presto che l’Ucraina guarisca dalla malattia della guerra, una malattia terribile che produce tanti frutti di morte e di sofferenza, una malattia terribile che poi prende anche il cuore di tutti e poi produce odio, cattiveria, e violenza. Noi non sappiamo quando finirà. Vogliamo che finisca quanto prima, che finisca subito, perché ogni minuto, ogni ora che passa genera tanta sofferenza in più ".

m.s.

 

 

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