Passante di Bologna, l'ultimo ok. Ma c'è maretta nel Pd

E dopo il via libera da parte del Governo, il grillino Bugani si scaglia contro il Ministro Toninelli

Protesta per il Passante (Foto Schicchi)

Protesta per il Passante (Foto Schicchi)

Bologna, 23 luglio 2019 - «Abbiamo perso 4-0». Massimo Bugani ammette la sconfitta, la più dura da digerire. Perché opera di fuoco amico.

Il fedelissimo di Luigi Di Maio e Beppe Grillo non nasconde la ‘débâcle’ su quella che è stata la battaglia più cara al M5s. Fermare il Passante. «Abbiamo perso e fa malissimo, questa è una ‘palata di m...’ per noi». E punta il dito contro il colpevole, il ministro Danilo Toninelli: «Sta facendo un errore grave», riferimento al via libera dato nelle scorse settimane all’opera. «Forse si potrà fermare tutto, o cambiare un ministro e un sottosegretario, che sembra abbiano perso di vista gli obiettivi per cui sono lì». E’ la bordata più pesante, dato che in queste ore proprio la testa di Toninelli potrebbe essere il prezzo da pagare per rinsaldare il fragile accordo nazionale tra Lega e M5s.

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Anche a Bologna, però, l’aria è pesantissima. «Noi dovevamo sbloccare il Pil facendo altre opere, di respiro diverso, ambientale», sottolinea ancora Bugani: «Ma sono arrivate pressioni enormi, sia da Bonaccini, sia dalla Lega al Governo dopo il rinvio della Tav. Pressioni a cui si poteva dire di no, ma così non è stato». Il leader dei Cinque Stelle sotto le Due Torri ripercorre questi mesi di trattative a Roma: «Il percorso aveva preso tutt’altra piega, perché c’era un bravo tecnico, Dimitri Dello Buono, con cui stavamo lavorando a un progetto di mini-allargamento, che sarebbe costato un ottavo».

Massimo Bugani
Massimo Bugani

Poi tutto è franato e Dello Buono è stato allontanato. «Ma la colpa non è nostra, non ci meritiamo i ‘vattene’», replica alle proteste dei comitati dai banchi del pubblico in Consiglio comunale: «Cacciarci serve solo a dare una mano a chi ha dato il via libera all’opera».

f. d. p.

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