Passante Bologna, svolta del Ministero. Ecco il progetto alternativo

Mini allargamento della tangenziale e potenziamento del trasporto pubblico. Merola e Bonaccini: "Grave strappo istituzionale". Toninelli: "Soluzione corretta e innovativa"

La tangenziale di Bologna

La tangenziale di Bologna

Bologna, 7 dicembre 2018 - Il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha trasmesso al concessionario Autostrade per l’Italia un nuovo progetto, alternativo al precedente, per il Passante di Bologna. Lo rende noto lo stesso Mit in una nota, precisando di aver proposto una soluzione che punta "a decongestionare il traffico sulla tangenziale, ma con una soluzione meno impattante per l’ambiente e anche molto meno costosa delle precedenti".

Il ministero parla di "tre possibili scenari che garantiscono tutti piena sostenibilità ambientale, un ridottissimo consumo del suolo e costi abbattuti anche del 67% rispetto al progetto in valutazione precedentemente (il Passante di mezzo)". Si parte da "un miglioramento del trasporto pubblico locale, sia tramite il suo potenziamento sia tramite il decongestionamento della viabilità di adduzione". Tramonta definitivamente, quindi, l’ipotesi del Passante di mezzo voluta dalla Regione.

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Viene prevista la realizzazione di una "viabilità di servizio affiancata alla complanare, per una lunghezza molto ridotta rispetto al progetto originario e che, in base alle differenti ipotesi progettuali, si limita fino a un terzo circa dell’estensione complessiva del tracciato". In pratica, un mini allargamento della tangenziale in prossimità delle uscite più trafficate.

Il progetto elaborato dal ministero è "capace di raccogliere e convogliare le manovre di ingresso e uscita dalle intersezioni contigue, lasciando che il traffico passante usufruisca della sede attuale della tangenziale senza intralcio, e prevedendo un consumo del suolo molto più vantaggioso rispetto alla soluzione precedente".

Merola e Bonaccini: "Strappo istituzionale molto grave"

Uno “strappo istituzionale molto grave”, per una procedura “oltremodo scorretta”. Il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e il sindaco di Bologna e della Città Metropolitana, Virginio Merola, esprimono il loro “stupore e sconcerto” appena appresa la notizia che il Ministero delle Infrastrutture avrebbe trasmesso a Società Autostrade per l’Italia un nuovo progetto alternativo sul Passante. Reazione che hanno messo nero su bianco in una lettera inviata immediatamente al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e al ministro Danilo Toninelli per avere chiarimenti. “Se la notizia fosse confermata si tratterebbe di uno strappo istituzionale molto grave, non risultando coinvolti in alcun modo né la Regione Emilia-Romagna né il Comune, né la Città Metropolitana di Bologna- scrivono Bonaccini e Merola nella missiva-. Vogliamo peraltro ricordare come, per l’unico progetto formalmente esistente, risulti in corso una procedura amministrativa (Conferenza dei servizi) che, ancorché sospesa in modo unilaterale dallo stesso Ministero, non si è mai conclusa”.  “La cosa risulterebbe infine oltremodo scorretta - proseguono presidente e sindaco - perché il 24 ottobre scorso, in un incontro convocato al Mit, il ministro Toninelli aveva assicurato alla Regione e agli enti Locali coinvolti la piena intenzione di collaborare con le istituzioni e le rappresentanze del territorio per identificare le soluzioni più condivise, assumendo peraltro l’impegno di aggiornare l’incontro a distanza di pochi giorni”, tempo in più che sarebbe servito al dicastero per “ultimare l’analisi della documentazione” richiesta alla stessa Società Autostrade.

“Inutile dire come l’impegno sia rimasto inevaso da oltre un mese, salvo apprendere oggi che Regione e Comune risulterebbero completamente scavalcati. Confidiamo- concludono Bonaccini e Merola- che la cosa possa essere tempestivamente chiarita in un incontro che, ora, risulta ancor più urgente”. 

La replica di Toninelli: "Soluzione corretta e innovativa"

"Bologna ha bisogno di un aiuto e questo progetto è la soluzione giusta. Bonaccini e Merola, per una volta, attendano di leggere l'ipotesi su cui abbiamo chiamato in causa Autostrade, prima di parlare. E la smettano di sbraitare come solo la peggiore politica sa fare''. così il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli, replica al sindaco di Bologna e al Governatore dell'Emilia Romagna. "Se avranno un po' di pazienza, capiranno che siamo di fronte a una soluzione corretta e innovativa, - sostiene Toninelli - che garantisce sostenibilità alla città sia sul fronte della mobilità che su quello dell'ambiente. Per quanto riguarda la condivisione, siamo in una fase preliminare dell'interlocuzione con il concessionario. Non appena si concluderà la rimodulazione del progetto, in Conferenza dei servizi metteremo in atto la dovuta e naturale condivisione con tutti i soggetti interessati", conclude il Ministro.

A Toninelli risponde poi Bonaccini: "Ministro, qui nessuno sbraita - dice -.Le stiamo solo ricordando l'abc istituzionale, non competendo a noi quello dell'educazione. Se lei non vede nulla di strano nel condividere le sue ipotesi progettuali (sulle quali già si autopromuove a pieni voti) con il concessionario prima ancora che con le istituzioni, allora davvero allarghiamo le braccia".

Non tarda ad arrivare anche la risposta di Merola: "Toninelli prima annuncia la soluzione poi dice che la vuole condividere in conferenza dei servizi che non convoca e inoltre si rimangia gli incontri che aveva annunciato. La nuova politica: arroganza e incompetenza", dice.

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