Passante Bologna, la Regione: "Cantieri a inizio 2023"

L’assessore Corsini oggi parteciperà alla Conferenza dei servizi. "Gallerie e mitigazioni in fase 2, prima dei lavori stileremo un protocollo con Aspi e Comune"

Andrea Corsini, assessore regionale a Trasporti, Turismo e Commercio

Andrea Corsini, assessore regionale a Trasporti, Turismo e Commercio

Bologna, 18 gennaio 2022 - Andrea Corsini, assessore regionale alla Mobilità e ai Trasporti, è arrivato il giorno della Conferenza dei servizi del Passante (oggi 18 gennaio, ndr): si dirà la parola fine al percorso approvativo del progetto? "E’ un passaggio importante, atteso, abbiamo lavorato tanto per poter arrivare con tutte le carte in regola all’approvazione finale. Si conclude la fase istruttoria per passare alla fase esecutiva, quella operativa".

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Un ultimo miglio dove l’intesa tra Regione, enti locali e anche ministero e Società Autostrade è apparsa blindata. "Ci abbiamo lavorato pazientemente, ognuno ha fatto bene la propria parte, il governo, Autostrade e i Comuni di Bologna e San Lazzaro, che hanno deliberato a fine anno e che ringrazio. Il sindaco Matteo Lepore ha svolto un ottimo lavoro. Con la fine della Conferenza dei servizi raggiungiamo la cima. Adesso inizia la discesa".

Ecco, quale sarà il cronoprogramma da fine gennaio in poi? "Metteremo a terra subito il progetto esecutivo che non sarà troppo diverso da quello definitivo, verranno solo dettagliate meglio alcune fasi dei cantieri".

Però ci sono ancora alcuni dettagli del maxi pacchetto del Passante che ancora non sono stati chiariti del tutto. Per esempio, che fine hanno fatto le varie opere complementari attese dai cittadini? "Durante la Conferenza dei serviti verrà ribadito che tutte le opere complementari, le importantissime arterie di adduzione, partiranno con la cantierizzazione contestualmente ai lavori del Passante. E parlo dell’Intermedia di pianura, del ponte sul Reno, della Lungosavena e tutto il resto. Abbiamo lavorato assieme ad Autostrade e c’è l’accordo: se tutto si infila bene, il 2023 è l’anno del ‘cantierone’".

Nel 2022 non partirà nulla? "Puntiamo a inizio 2023, ma nell’estate del 2022 ci saranno le attività propedeutiche. Come le verifiche belliche oppure la risoluzione delle interferenze con i sottoservizi, cantierini preliminari che non comporteranno modifiche alla viabilità. Il vero banco di prova sarà l’estate del 2023".

Lei si era già detto pronto a un piano speciale per i cantieri per facilitare il flusso delle auto da Nord verso la Riviera e viceversa, a che punto siamo? "Dobbiamo metterci attorno a un tavolo con Autostrade, per una viabilità che non pregiudichi il flusso delle auto. Aspi ci ha già assicurato che sarà garantito sempre il passaggio dei mezzi, vedremo se con l’utilizzo delle corsie dinamiche (il senso alternato che si utilizza solitamente durante i cantieri, ndr ) o con anche altre soluzioni. Chiederemo a tutti di avere un po’ di pazienza, cercheremo di arrecare il minor disagio possibile".

Dal punto di vista politico cosa rappresenta per Bologna e per l’Emilia-Romagna la realizzazione del Passante? "E’ una svolta se ci si lavora insieme e se c’è una visione comune. Dimostriamo che non è impossibile in questo Paese fare la grande opere, peraltro con integrazioni che mitigheranno di molto l’impatto ambientale. Anche Autostrade è consapevole che per loro un’infrastruttura come il Passante sarà un modello per altri interventi sulla rete italiana. In questo senso è importante che i lavori vengano fatti dalla loro società ‘in house’, Pavimental: pare possano esserci i requisiti giuridici per farlo".

Hanno fatto rumore alcuni atti della Conferenza dei servizi precedente, quella di luglio, dove Autostrade sollevava qualche perplessità sulla fase 2, sulle nuove gallerie di filtraggio e su altre tecnologie. Cosa può dire per rassicurare i cittad ini? Domenica c’è stata una nuova protesta. "Dopo aver chiuso la Conferenza dei servizi e prima dell’apertura dei cantieri metteremo nero su bianco un protocollo d’intesa per la fase 2 del Passante, con il Comune e con Autostrade. Tutto quello che è stato ottenuto sarà fatto, per rendere il Passante più eco-sostenibile. L’intervento dei 130 ettari di fascia boscata mi piace in particolar modo e sarà imponente, renderemo l’infrastruttura più verde e perfettamente in linea con i migliori modelli europei. Anche chi politicamente lo avversa, in Regione e a Palacco d’Accursio, dovrà ricredersi".

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