ROSALBA CARBUTTI
Cronaca

Il Passante dimezzato. Le modifiche di Aspi: tangenziale più larga, rebus compensazioni

Summit “positivo” a Roma tra ministero, Autostrade, Regione e Comune. Al vaglio un’alternativa per “aumentare capacità e sicurezza del nodo”. De Pascale: “Bene lo stop a ipotesi fantasiose”. La Lega: “Opera affossata”

Ministero, Aspi, Comune e Regione stanno lavorando per trovare un’intesa sulle modifiche al Passante per "risolvere il nodo di Bologna e aumentarne la sicurezza"

Ministero, Aspi, Comune e Regione stanno lavorando per trovare un’intesa sulle modifiche al Passante per "risolvere il nodo di Bologna e aumentarne la sicurezza"

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Bologna, 3 luglio 2025 – Il “nodo di Bologna” potrebbe sciogliersi a breve. Di certo c’è che la nota (condivisa da tutti) dopo il summit di ieri pomeriggio a Roma con il vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, l’ad di Aspi Arrigo Giana, il presidente della Regione Michele de Pascale e il sindaco Matteo Lepore (con anche gli assessori Irene Priolo e Michele Campaniello) parla di “clima costruttivo”, spiegando che durante l’incontro “sul Passante di Bologna è stata presa in esame la possibilità di una modifica tecnica al progetto già approvato per aumentare la capacità e la sicurezza del nodo di Bologna, dopo anni di attesa”.

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Non solo. “Nei prossimi giorni – è l’annuncio – ci sarà un tavolo di approfondimento di merito sugli studi viabilistici e sugli aspetti legati alla sicurezza fra Aspi e le strutture tecniche di ministero, Regione e Comune, prima di una nuova riunione istituzionale”. Morale: dopo un primo incontro “politico”, si passerà alla seconda puntata “tecnica”, dove si dovrebbe entrare nel vivo delle modifiche proposte da Aspi e ragionare del Passante Possibile (copyright di de Pascale). O forse dimezzato se prenderà piede l’idea di Aspi di potenziare solo la tangenziale senza toccare l’autostrada.

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Il summit al ministero delle Infrastrutture con Aspi, Regione e Comune

La reazione di de Pascale, comunque, dopo il summit è di soddisfazione: “L’atteggiamento del ministro Salvini è stato molto corretto e per quello che mi riguarda – spiega – riconduce la discussione su un piano istituzionale. Bene che sia stato sgombrato il tavolo da ipotesi fantasiose e sia stata espressa la volontà di Comune, governo e Regione di potenziare la capacità e la sicurezza del nodo di Bologna, proponendo modifiche al Passante attuale com’è stato progettato. La Regione vuole approfondire, virgola per virgola, le proposte di Aspi, perché il potenziamento del nodo di Bologna è interesse di tutta l’Emilia-Romagna”.

In effetti non ci sono state proposte da ‘prendere o lasciare’, ma la volontà di trovare un compromesso sulla ‘nuova’ opera che avrà un costo ridimensionato. Fissato, poi, un punto fermo su cui Regione e Comune hanno insistito: non ripartire da zero, ma ragionare sul Passante e, da lì, valutare le modifiche. Non è un caso che dopo aver parlato solo di “nodo di Bologna” nello scorso incontro Mit-Aspi, questa volta la parola Passante sia stata nuovamente citata.

Con due certezze: dal tavolo è stata sgombrata l’ipotesi di un intervento di minima, per poi passare in un secondo step a un’opera strutturale; così come non sono stati riesumati Passante Nord, Sud e ’di Sotto’.

Che cosa ne sarà, invece, delle opere di adduzione e di quelle green di mitigazione ambientale? Di certo, il pacchetto previsto (come quello legato agli interventi in Pianura) difficilmente verrà confermato, ma non è escluso che Regione e Comune ottengano qualcosa (come la messa in sicurezza dei ponti, San Donnino in primis). Sul tema ’costi’ (per ora lievitati a oltre 3 miliardi) e tempi, Aspi non si è sbilanciata, difficile però che si prosegua con l’opera di allargamento di tangenziale e autostrada come pensata finora. La terza via, infatti, filtra che potrebbe essere quella di un Passante, diciamo così, dimezzato. Nei desiderata di Aspi una soluzione potrebbe essere quella di intervenire sugli svincoli più critici, allargando però solo la tangenziale (di uno o due metri, anziché 7), non toccando l’autostrada. Tema, questo, che ha visto de Pascale e l’ad Giana piuttosto distanti. Di sicuro, dal 2016 a oggi, sono cambiate tante normative che rendono gli interventi sull’autostrada più costosi, ma anche difficili dal punto di vista tecnico. Ma di questo si tornerà a parlare tra 15 giorni, nella nuova riunione.

La Lega comunque festeggia: “Il Passante di Mezzo, a lungo voluto dalla sinistra, ora è definitivamente affossato”, dichiarano la sottosegretaria Lucia Borgonzoni, il parlamentare e commissario Davide Bergamini, il consigliere Matteo Di Benedetto e Cristiano Di Martino. “Grazie al ministro Salvini – dicono – per avere messo al centro una soluzione a breve termine senza bloccare il traffico e senza compromettere la salute dei cittadini e l’ambiente, cioè l’ampliamento di una corsia della tangenziale”. Il Carroccio, poi guarda oltre. E non molla la pazza (e costosa) idea del Passante interrato: “Siamo certi che ci sarà un tavolo tecnico”.