Passante e montagna L’impegno della politica

I senatori Casini, Lisei e Lombardo a confronto sul futuro del territorio. Al Circolo Bononia focus sulle infrastrutture e il tema dello spopolamento

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Senatori protagonisti al Circolo Bononia. Ospiti della presidente Rosanna Ghetti, il veterano Pier Ferdinando Casini (indipendente Pd, collegato in video da Roma) con i neoeletti Marco Lisei (Fd’I) e Marco Lombardo (Terzo polo), hanno tratteggiato la loro idea di futuro, per Bologna e per il Paese, nel corso di un incontro dal titolo ‘Il domani dell’Italia di oggi’, moderato dal giornalista Beppe Boni.

Un tema chiave, per la città, è quello delle infrastrutture. A cominciare dal contestato Passante, al via dopo decenni di discussioni.

"È ora di passare dalle parole ai fatti – afferma Casini –. Non si torna indietro. Non possiamo più reggere lo stato di paralisi della nostra viabilità". "Rimettere in discussione tutto – avverte Lombardo – significherebbe tornare al punto di partenza, dopo che ci sono voluti decenni per portare a casa un progetto che risolva il blocco del nodo tangenzialeautostrada".

"Ormai, purtroppo, il Passante si farà", riconosce Lisei, ricordando la netta opposizione di Fd’I "a un’opera che per noi resta sbagliata. Per Fd’I la soluzione resta il Passante Sud". Un’opera che "avvicinerebbe alla città zone oggi escluse dai collegamenti. A partire dalla montagna, che si sta spopolando, a causa di anni di scelte sbagliate del centrosinistra, che ha abbandonato intere aree, lasciando i cittadini senza servizi".

Casini ricorda a Lisei che "il tema della fuga dalla montagna non è figlio degli errori dei nostri amministratori locali, perché riguarda il 90 per cento dei territori montani nazionali". Per "aumentare le infrastrutture di collegamento con le aree lontane", Lombardo invita a "procedere nella costruzione di un percorso per non farle sentire tagliate fuori dal contesto metropolitano".

Quanto al futuro del Paese, Casini sogna "un’Italia in cui, ciascuno nel proprio ruolo, non considerasse l’avversario politico un nemico, in cui si rema tutti insieme, con un senso di solidarietà collettiva". Lombardo si ritrova nell’idea di "superare la logica del nemico, per offrire alla società esempi di conciliazione, non di scontro per ogni cosa". Lisei si augura "un’Italia diversa da quella che abbiamo ereditato. Dove l’interesse della Nazione, della Patria, prevalga su quello del singolo e venga prima di ogni cosa".

l. o.

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