Passante e proteste a Bologna. I collettivi dicono no: "Sfileremo in tangenziale"

La manifestazione delle realtà contrarie alla realizzazione dell’infrastruttura. Sabato il corteo partirà da piazza XX Settembre e arriverà all’uscita 6

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Si chiama ‘Convergere per insorgere’ la manifestazione contro il Passante di Mezzo che sabato attraverserà la città. Indetta da Collettivo di Fabbrica Gkn, Fridays for Future, Assemblea No Passante, Rete Sovranità Alimentare, con la partecipazione dei collettivi e delle realtà antagoniste locali, la mobilitazione vuol rivendicare "la salute ambientale, quella dei cittadini e i diritti dei lavoratori, in un clima – assicurano gli organizzatori – pacifico e sicuro". Con lo slogan ‘Fine del mese fine del mondo: stessa lotta’, il corteo partirà alle 15 da Piazza XX Settembre, passerà per via Masini e via Stalingrado, proseguendo in tangenziale, tra l’uscita 6 e 7; il rientro sarà nella stessa piazza davanti alla stazione, attraversando via di Corticella. Un itinerario singolare, che non coinvolge le principali vie del centro: "Le zone periferiche sono quelle più colpite dalle politiche che contestiamo – dice Dario Salvetti, di Fabbrica Gkn –. L’aspettativa di vita cambia di circa un anno tra il centro e la periferia: questa è la lotta di classe che si esprime contro di noi".

Anche l’ingresso in tangenziale è una novità: "Questo passaggio non è un atto di forzatura – spiega Luca Tassinari, di NoPassante –. È un atto simbolico, che ribadisce l’opposizione all’opera del Passante". La manifestazione vuol ricordare "le conseguenze disastrose" dell’allargamento dell’infrastruttura dal punto di vista ambientale, mettendo in pericolo anche il settore agricolo. Il progetto urbanistico, per i manifestanti, toglierebbe infatti terreni all’agricoltura: "Bisogna porre l’attenzione sulle politiche agricole – dice Elisa Mattioli, presidente di Campi Aperti –. Proponiamo con Rete Sovranità Alimentare atti concreti che l’amministrazione pubblica può compiere per agevolare la nascita delle reti contadine territoriali". Il Passante, in questo senso, vedrebbe sparire le comunità locali, promuovendo il sistema dell’agricoltura industriale. Tra i partecipanti, anche alcuni studenti del Cua: in via Zamboni 38, infatti, oggi inizia una occupazione in segno di convergenza dalle scuole.

Mariateresa Mastromarino

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