Bologna, 24 maggio 2025 – La Lega bolognese ‘ribalta’ il Passante. E, in via Andrea Costa, mentre raccoglie le firme contro la linea blu del tram “che paralizzerebbe la città e i Viali“ (dice il capogruppo Matteo Di Benedetto), lancia un nuovo progetto che – è l’obiettivo – rivoluzionerebbe in meglio la viabilità.

Tutto parte da un assunto, dice Cristiano Di Martino, segretario cittadino del Carroccio: “Il Passante è in stallo, è fermo. Costa troppo, mancano le risorse, e Autostrade non vuole aggiungere i due miliardi aggiuntivi. Per questo lanciamo un’altra idea: un Passante interrato da San Lazzaro e Casalecchio, così da far passare sotto l’autostrada. Sopra, al posto della tangenziale, si potrebbe pensare a boulevard alla parigina”.

Un’idea che, chiaramente, se venisse presa in considerazione allungherebbe i tempi di un’opera che, nelle sue varie declinazioni, Nord, Sud, di Mezzo, si attende da decenni. Insomma, difficile che il Passante interrato prenda davvero quota, ma, di sicuro, è un segnale politico di come da Roma a Bologna a quest’infrastruttura ormai ci si creda sempre meno.
Il nodo costi
Il fatto che a proporre un’ulteriore variazione, “della quale abbiamo parlato a Matteo Salvini, ministro delle Infrastrutture“, ricordano Di Benedetto, Di Martino e il deputato leghista ferrarese, commissario provincaile del partito, Davide Bergamini, “non significa che pensiamo che l’opera non si debba fare. Ma visto che è ferma, pensiamo ad alternative migliori anche per i cittadini". Il nodo, ribadisce il segretario locale del Carroccio, è sempre lo stesso: i costi dell’opera: “Ormai sono lievitati a 5 miliardi (in verità il computi di Autostrade per l’Italia è vicino ai 3 miliardi, ndr), troppi”. Ma con quella cifra, aggiunge, “almeno si faccia un’infrastruttura che possa servire davvero”.
Su costi e tempi di questo ‘nuovo’ Passante, i leghisti ancora non danno dettagli: “Ne abbiamo parlato con tecnici ed esperti, ma crediamo che più o meno saremo in linea con quello che si è stabilito per il Passante di Mezzo”.
La stoccata al sindaco
A chiudere, non manca un attacco al sindaco Matteo Lepore: “Non ha una visione, e sulla linea blu del tram dovrebbe coinvolgere davvero i cittadini“, insiste Di Benedetto. Da qui, lo sguardo al 2027. “Dobbiamo fare in fretta a individuare un candidato, ci siamo già messi al lavoro e crediamo che un candidato politico possa avere maggior seguito di un civico. Potrebbe essere leghista? E’ ancora prematuro, ma perché no...”, chiude Bergamini.