Passante Bologna, l'agenda dei lavori e come sarà il cantiere

L’obiettivo è di ridurre al minimo i disagi in tangenziale e in autostrada. Gli operai in azione soprattutto durante la notte

Bologna, 6 ottobre 2022 - Il Passante di Mezzo diventa realtà. Operativamente Aspi partirà con le prime cantierizzazioni già a fine anno, per poi iniziare il grosso dei lavori per l’allargamento di tangenziale e autostrada a inizio 2023.

Un intervento che riguarderà 13.350 metri di strade, di questi 12.630 nel comune di Bologna e 720 nel comune di San Lazzaro. L’iter – spiegato dal piano di Autostrade – prevede il progetto definitivo (che oggi vale 1,5 miliardi) con l’adeguamento dei prezzi dei materiali 2022, per poi trasmetterlo al ministero per l’ok definitivo. Nel frattempo, però, Autostrade dà l’avvio alle attività propedeutiche con i primi lavori, appunto, a fine 2022. Si prevedono quattro fasi principali, oltre all’avvio e al termine dei lavori a fine 2026 – per un totale di circa 55 mesi di cantieri – con un primo step più lungo (e complicato) di 39 mesi e i successivi di cinque mesi ciascuno.

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L’obiettivo di Aspi, però, è ridurre al minimo i disagi per cittadini. Da qui, la maggior parte degli interventi più impattanti verrà concentrata di notte, magari anche con qualche scambio di carreggiata, ma permettendo poi già dalla mattina, quando inizia la viabilità diurna, il normale flusso del traffico.

Da qui, durante tutte le fasi dei lavori, sarà garantita la percorrenza di due corsie di tangenziale e tre di autostrada. Ed è qui il principale motivo per cui Autostrade ha sempre spinto per il progetto del Passante di Mezzo anziché quello preferito dalla destra, il cosiddetto ‘Passante Sud’, che avrebbe congestionato troppo il nodo di Bologna.

Nel piano di Aspi, poi, viene assicurato l’utilizzo di barriere anti rumore mobili per proteggere il cantiere e il mantenimento del presidio acustico per tutta la durata dell’intervento.

Il Passante di Bologna in pillole

1 – I tempi

Il progetto del Passante partirà coi primi cantieri a fine 2022. A inizio 2023 iniziano i lavori più impattanti, per terminare l’opera (comprese le parti green) alla fine del 2026.

2 – I costi

Il Passante – un unicum per il Paese secondo l’ad di Aspi Tomasi – vale 1,5 miliardi di euro. A cui si aggiungono interventi per 250 milioni per migliorare la viabilità urbana ed extra urbana. Il valore non è aggiornato all’aumento dei costi dei materiali.

3 – Le opere ‘green’

Si prede un anello verde di circa 140 ettari, con 30 ettari di nuovi parchi pubblici. Il progetto prevede, nel complesso, la messa a dimora di 35mila nuovi alberi, 60mila arbusti e piste ciclabili.

4 – Le fasi

Si prevedono quattro fasi principali, oltre all’avvio e al termine dei lavori a fine 2026 – per un totale di circa 55 mesi di cantieri – con un primo step più lungo (e complicato) di 39 mesi e i successivi di cinque mesi ciascuno.

5 – I vantaggi

Col Passante si fluidifica il traffico, comportando così riduzioni di tempo di viaggio di 4,5 milioni di ore circa l’anno. Con la diminuzione dei tempi, si genera una diminuzione di emissioni di CO2 di 1.350 tonnellate l’anno.

6 – Gli altri investimenti

Il piano di Autostrade per l’Italia prevede in Emilia-Romagna 6,5 miliardi di euro di cui 2,7 miliardi in grandi opere, tra le quali il Passante e il potenziamento della A14 tra Ravenna e Bologna-San Lazzaro e della A13 tra Ferrara e Bologna.

7 – Il fotovoltaico

Verranno realizzate le coperture dell’infrastruttura e degli edifici comunali (sulla base della mappatura del Comune) con i pannelli fotovoltaici, producendo 50 megawatt.

8 – La comunicazione

I cittadini verranno costantemente informati sulla viabilità con ‘app’ ad hoc e un portale online dedicato. Verrà anche aperto un ufficio di Aspi in loco. La stessa cabina di regia del Comune terrà informati i cittadini su eventuali disagi.

9 – I disagi

La maggior parte dei cantieri, con scambio di carreggiate, saranno concentrati nell’orario notturno. Durante il giorno, garantite due corsie di tangenziale e tre di autostrada.

 

 

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