Bologna, 10 novembre 2023 – «Sono preoccupato per il Passante, perché la dichiarazione di interesse pubblico dell’opera, da parte del Consiglio superiore dei lavori pubblici, non è stata ancora approvata". Ha parlato di "un’incognita vera" Matteo Lepore, ieri nella sede della Cna di viale Aldo Moro 22, quando il mondo artigiano gli ha chiesto rassicurazioni sul grande ingorgo dei cantieri nei prossimi anni. Il sindaco ha risposto palesando il suo più grande timore, "un’incognita che sta diventando ingombrante".

Il destinatario del messaggio è sembrato, chiaramente, il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, dove Lepore era stato ricevuto da Salvini poco tempo fa proprio per dirimere alcune questioni. Con Autostrade per l’Italia, invece, il rapporto del Comune è definito come ottimo e animato da un dialogo costante. "Sui tempi – ha detto Lepore riferendosi alla campagna elettorale per le Comunali – noi siamo stati di parola e io ho convinto forze politiche che nello scorso mandato erano contrarie (Coalizione civica, ndr ) perché me l’hanno chiesto la Regione e il governo. Ma intanto manca l’ok del Consiglio superiore: cosa significa? Che non si farà mai? Salvini quando l’ho incontrato mi ha detto che mi avrebbe fatto sapere nel giro di una settimana e stiamo aspettando una risposta. Tutti mi rassicurano – ha concluso –, però intanto siamo in ritardo di due anni con la partenza dei cantieri".
Gli associati della Cna avevano prima inchiodato Lepore sulle spine della ‘Città 30’, dopo le domande inoltrate dal presidente Antonio Gramuglia e dal direttore Claudio Pazzaglia. Giordano Bianconi, numero uno di Ncv e presidente di Cna-Fita Trasporto Merci, ha lanciato l’allarme del settore: "Secondo le nostre simulazioni, subiremo ritardi sostanziosi – ha detto al sindaco –. Per esempio con Ribò che porta i pasti nelle scuole, o con il trasporto nelle farmacie: lì abbiamo dei tassativi su ritardi di cinque minuti. Proponiamo quindi corsie preferenziali per trasporti essenziali e di poter interloquire durante il tavolo con Autostrade sulle infrastrutture".
La replica di Lepore: "Apriremo un tavolo per rimettere mano al carico e scarico e alla logistica. Ragioneremo su come cambiare la mappa, tante cose verranno riviste. Per esempio, oltre alla pedonalità su via San Vitale sotto la Garisenda, stiamo ragionando anche su Strada Maggiore". La ‘Città 30’ terrà limiti uguali ovunque? Le multe scatteranno davvero dal primo gennaio 2024? "Se dopo il primo anno di sperimentazione le cose non andranno bene, le ordinanze le possiamo tranquillamente cambiare, se ci sono strade in cui le cose non vanno bene, possiamo modificare il provvedimento – ha detto Lepore –. L’obiettivo della ‘Città 30’ è salvare vite e l’incolumità delle persone", del resto il tema "emerge dalle quasi 20mila risposte ricevute tramite il questionario che illustreremo la settimana prossima. Tutti ci chiedono di avere sotto casa un rallentamento della velocità. L’obiettivo non è fare cassa, ma salvare vite". Infine le preferenziali per i bus. "Non devono andare ai 50, un bus che va a 50 è un cannone di pericolosità. Nessun bus oggi va di media sopra i 18-20 chilometri orari nelle ore di punta".
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