Passante, sportello chiuso Autostrade ’scopre’ Bologna

Sentiti 200 espropriati, il direttore Fontana: "Al vaglio un ufficio permanente". Le storie in Liber Paradisus: salvato ulivo secolare, offerte colazioni ai tecnici

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di Paolo Rosato

Chiarimenti procedurali, status quo delle singole proprietà e altre delucidazioni, come le possibilità che il testo unico degli espropri offre ai cittadini per far valere la propria posizione, rispetto alle offerte economiche che Autostrade formulerà. Non sono stati timidi i cittadini espropriandi, quelli che cederanno porzioni di proprietà ai cantieri del Passante, nell’inoltrare richieste allo sportello straordinario ha allestito negli spazi di Liber Paradisus da Aspi. L’intento era proprio quello di non lasciare indietro i cittadini, di non creare incomprensioni rispetto a tutta la delicata partita degli espropri che aveva creato diverse apprensioni.

Una missione che può dirsi riuscita e anche conclusa, visto che il front office ha chiuso due giorni fa con questo bilancio: "Nel dettaglio, su un totale di 200 richieste pervenute, 120 sono state gestite con un incontro diretto – rende noto Autostrade in una nota –, attraverso un colloquio presso lo sportello attivo nella sede del Comune di Bologna, mentre i restanti 80 richiedenti sono stati gestiti in modalità telefonica". Prevalentemente, sono stati ricevuti titolari di ditte e aziende interessate dall’iter di esproprio. I quesiti più frequenti, come detto, hanno riguardato chiarimenti procedurali, "come comunicare tutte le osservazioni o osservazioni sullo status quo delle aree di loro proprietà – spiega Aspi –, che in aggiunta agli elementi catastali già noti, ritenevano utile esplicitare per consentire una più agevole gestione delle successive fasi. Ulteriori richieste hanno riguardato le tempistiche del processo espropriativo". I tecnici hanno ricevuto anche alcuni cittadini non interessati dalla procedura di esproprio. E adesso, spirati quei 40 giogni necessari per vedere le carte e formulare osservazioni sugli espropri, può partire la fase che culminerà in auttuno con l’apposizione del vincolo di pubblica utilità dei terreni.

Al progetto esecutivo dell’allargamento di tangenziale e autostrada manca quindi pochissimo, come spiega l’ingegner Luca Fontana. "Contiamo dopo l’estate di trasmetterlo al ministero della Mobilità sostenibile – sottolinea il direttore Ingegneria e Realizzazione di Aspi –, intanto risponderemo ai cittadini con delle controdeduzioni. Il bilancio dello sportello in Liber Paradisus è sicuramente positivo. Abbiamo registrato una certa empatia da parte della cittadinanza". Diversi gli episodi inaspettati. "I membri del team ci hanno raccontato che gli è stata offerta la colazione – racconta Fontana –, insomma un clima costruttivo nel quale abbiamo chiarito diversi aspetti, rispondendo a perplessità e incertezze. Pensi – continua Fontana – che una signora ci ha chiesto di non toccare un ulivo secolare che dovrebbe essere ricompreso tra gli espropri. Abbiamo fatto le verifiche del caso e ci muoveremo affinché quell’ulivo non venga toccato". Il confronto Aspi-bolognesi non finirà. "Stiamo ragionando su un team fisso a Bologna (in collaborazione con il Comune, ndr) che possa rispondere per esempio sull’avanzamento dei cantieri o con informazioni sulla viabilità. Il bando dei lavori? Ragioniamo sull’affidamento del lotto zero (i primi cantierini propedeutici) ad Amplia Infrastructures". Si tratta dell’ex Pavimental, società del gruppo Aspi.

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