ROSALBA CARBUTTI
Cronaca

Passante, un’opera a ostacoli. De Pascale: "Da fare a ogni costo". Lo stallo rischia di frenare il tram

Trattativa tra governo e Autostrade sulle concessioni, Lepore pressa: "Risposte entro l’estate". Il presidente della Regione: "Tutto fermo, si deve procedere con le compensazioni green".

Trattativa tra governo e Autostrade sulle concessioni, Lepore pressa: "Risposte entro l’estate". Il presidente della Regione: "Tutto fermo, si deve procedere con le compensazioni green".

Trattativa tra governo e Autostrade sulle concessioni, Lepore pressa: "Risposte entro l’estate". Il presidente della Regione: "Tutto fermo, si deve procedere con le compensazioni green".

Del doman non v’è certezza. Perché se il ministro leghista Matteo Salvini ricorda a ogni summit con la Regione che il Passante è un’opera strategica, poi manca sempre l’ultimo miglio per dare il via ai lavori. E, difatti, visto che nelle ultime note del ministero delle Infrastrutture del famoso Passante in ballo da decenni non c’è traccia, la Lega locale ha diramato comunque una nota contro l’opera ("siamo sempre stati contrari", chiosano Cristiano Di Martino e Matteo Di Benedetto).

Un mezzo cortocircuito che ha portato il sindaco Matteo Lepore a dare la sveglia chiedendo risposte "entro l’estate", mentre il governatore Michele de Pascale ribadisce all’indomani dell’incontro con Salvini e l’assessora regionale ai Trasporti Irene Priolo, che "l’opera va fatta, quello che costa costa...". Perché sul tavolo c’è un rischio, di non poco conto: il Passante in stallo rischia di frenare anche il tram.

Le risposte chieste da Lepore, però, sono nel limbo. Il via libera al Pef, il Piano economico finanziario di Autostrade per l’Italia pari a investimenti complessivi di 36 miliardi, di cui il Passante fa la parte del leone, è ancora al palo. Così come i cantieri: fermi all’ormai noto ’lotto zero’.

De Pascale, dalla sua, mette un punto fermo sulla necessità dell’allargamento di tangenziale e autostrade, ammette con Priolo "che l’opera è ferma" e insiste sulle opere compensative green volute dal Comune, "parte integrante dell’infrastruttura". Tradotto: no a tentazioni di ridurre il ’verde’ del Passante con la scusa dei costi in aumento a quota 3 miliardi (2,9 per Aspi; 3,5 secondo Palazzo d’Accursio).

La trattativa tra ministero dei Trasporti e Autostrade è in atto, ma a mettersi in mezzo c’è il valzer di nomine che potrebbe interessare anche Aspi, visto che l’ad Roberto Tomasi è in scadenza.

Una trattativa che comprende le due super opere che dovrebbero andare in tandem: il Passante, appunto, e la Gronda di Genova. Nodo centrale: i costi triplicati e la discussione in atto sulle concessioni autostradali. Per Aspi, infatti, scadono nel 2028. Ergo, la soluzione per accelerare sarebbe spalmare gli extracosti dell’infrastruttura su più anni, ma ci vuole l’avallo dell’Europa non propensa a concedere deroghe. Se le gare per le nuove concessioni si devono fare, che interesse avrebbe Aspi d’investire miliardi? La Regione propone "cantieri e finanziamenti a stralci funzionali per garantire la sostenibilità finanziaria dell’opera". Questa soluzione potrebbe ’chiamarne’ un’altra, proposta da de Pascale a Salvini: "Quello che si può ammortizzare di qui alla fine della concessione venga ammortizzato e quello che non si può, lo paghi chi subentrerà". A tutte queste incognite, se ne aggiunge un’altra: ’l’incrocio dei cantieri Passante-tram’, a San Donnino e a Corticella.

"Noi chiediamo che l’opera sia realizzata nella sua interezza. Il cantiere (il lotto 0) che è partito e ha già creato disagi alla città di Bologna deve andare avanti", rivendica il governatore, ricordando, però, che se il Passante non avanza il rischio è frenare anche l’opera principe della città. Tant’è che De Pascale la mette giù così: "Siamo pronti con il Comune a sederci a un tavolo per definire tempi e compatibilità con altre opere tra cui i cantieri del tram".

Morale: senza tempi chiari per l’allargamento di tangenziale e autostrada, anche la tramvia – che va terminata tassativamente con fondi Pnrr entro il 2026 – rischia slittamenti. Da qui, l’allarme lanciato da Lepore, sebbene de Pascale, alla fine, tenti di rassicurare. "Non sono state evocate voci sul fatto che per l’opera si riparta da zero. Anche perché pensare di stravolgere il progetto del Passante significa decidere di non farlo", è la sintesi.