Patrick Zaki, processo aggiornato al 21 giugno. "La Farnesina continui a pensare a lui"

L'annuncio al termine dell'udienza a Mansura. Richiesta la possibilità di viaggiare in attesa della sentenza. Lo studente: "Ho bisogno di andare prima in Italia e tenere i miei esami in presenza"

Zaki era stato scarcerato lo scorso dicembre

Zaki era stato scarcerato lo scorso dicembre

Bologna, 5 aprile 2022 - È stato aggiornato al 21 giugno il processo a carico di Patrick Zaki in corso a Mansura. È l'aggiornamento che arriva da Marise, la sorella dello studente egiziano dell'Università di Bologna al termine dell'udienza svoltasi stamattina presso il Palazzo di Giustizia di Mansura, in Egitto sul delta del Nilo, a città natale di Patrick.

"Ci rassicurerebbe sapere che in questo momento in cui l'attenzione del mondo è doverosamente concentrata su altro in qualche stanza della Farnesina, si continui a pensare a Patrick Zaki e a cercare soluzioni per farlo tornare al più presto in libertà". Così Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia alla notizia dell'ennesimo rinvio del processo. "Si potrebbe chiamare cronaca di un rinvio annunciato. Questo non va bene, Patrick è bloccato nelle maglie di un sistema giudiziario che prima lo ha tenuto per 22 mesi in attesa del processo e ora lo sta trattenendo dentro un processo che non si sa quando finirà". 

La richiesta degli avvocati di Zaki

I legali di Zaki hanno fatto poi ricorso ad "un'altra tattica" chiedendo di consentire allo studente egiziano dell'Università di Bologna di viaggiare all'estero in attesa che venga pronunciata la sentenza su un caso analogo che ha rilevanza ai fini di quello di Patrick: lo ha riferito lo stesso attivista egiziano in dichiarazioni all'Ansa.

Il tweet di Patrick

"Il processo è stato aggiornato al 21 giugno. Grazie per essere sempre dalla mia parte": lo ha scritto oggi su Twitter Patrick Zaki, aggiungendo accanto al testo due cuori, uno rosso e uno blu, i colori della squadra di calcio del Bologna della quale lo studente è tifoso. Il post ha seguito l'udienza sul suo caso a Mansoura, in Egitto. "Ho bisogno di andare prima del 21 giugno per tenere i miei esami in presenza", e quindi non solo online, ha poi comunicato lo studente alla redazione dell'Ansa.

Unibo, il Rettore Molari: "Accolgo la notizia con delusione"

“Accolgo la notizia di questo nuovo rinvio – dichiara il Magnifico Rettore Giovanni Molari – con una delusione che so condivisa da tutta l’Università di Bologna. Eravamo consapevoli che questo fosse l’esito più probabile. E tuttavia non abbiamo mai smesso di sperare in notizie migliori, perché non vediamo l’ora di riabbracciare il nostro studente”. Prosegue il Rettore: “Ho voluto fortemente che Patrick fosse fra noi, per quanto a distanza, per l’inaugurazione dell’anno accademico 2021-2022, proprio nell’auspicio che questo anno accademico lo veda finalmente tornare nella sua Bologna”.

“L’amarezza è grande – aggiunge Federico Condello, Delegato d’Ateneo per Studentesse e Studenti – perché ogni rinvio rinnova l’angoscia di Patrick, che è anche la nostra. Speriamo solo che la dilazione sia un elemento a favore della difesa, e una delle ultime tappe in un percorso che, per quanto doloroso, condurrà presto alla liberazione definitiva di Patrick. Nonostante il protrarsi di questa penosa attesa, ci auguriamo, insieme alla Coordinatrice del Master Gemma Rita Monticelli, che il nostro studente possa essere qui per gli esami che deve sostenere a maggio”.

Le dichiarazioni prima dell'udienza

Ieri, invece, gli attivisti si auguravano la fine del processo: "Speriamo sia la fine di questo incubo", avevano detto. Lo studente egiziano dell'Alma Mater, scarcerato lo scorso dicembre dopo 22 mesi di prigionia nel suo paese viene da un lungo calvario iniziato il 7 febbraio 2020. Patrick era andato al Cairo per una vacanza in famiglia che si trasforma nel peggiore dei suoi incubi: dopo essere stato fermato e interrogato è stato arrestato il giorno successivo.

Anche il Sindaco Matteo Lepore, questa mattina, aveva espresso vicinanza, con un messaggio per Patrik: "Gli siamo vicini, lui sa che lo aspettiamo, anche per andare insieme allo stadio a vedere il Bologna".

 

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