
A sinistra, il sindaco di Persiceto, Lorenzo Pellegatti, discute della manifestazione con Stefano Colato
Chiarimenti al sindaco di San Giovanni in Persiceto, Lorenzo Pellegatti, sul volantinaggio de ‘La rete dei patrioti’ in piazza Garibaldi di sabato scorso. Lo chiedono in una lettera aperta Cgil Bologna, Lega Spi-Cgil Persiceto, Partito democratico Persiceto, Anpi Bologna, Auser Persiceto, Arci Akkatà e Libera Terre d’Acqua.
"Il ruolo "fondamentale" dell’intervento del sindaco – si legge tra l’altro nella missiva – ha concesso loro quello che i regolamenti e le forze dell’ordine in piazza del Popolo avevano negato. Ovvero l’occupazione di piazza Garibaldi e il presidio statico nell’aiuola del monumento sfregiato dall’affissione della loro bandiera. Eravamo, però, ignari che questo fosse il frutto di una trattativa diretta del sindaco. Ci chiediamo quindi oggi cosa intende fare. Fino a questo momento non ci risulta alcuna presa di distanze dagli estremisti e dalle loro posizioni ideologiche che hanno volantinato in città. Non ci risulta nessuna smentita per questa trattativa diretta con il loro portavoce. Non ci risulta nessuna smentita per avergli concesso piazza Garibaldi, effettivamente occupata". E si legge ancora: "Non ci risulta nemmeno alcun ringraziamento per la nostra presenza a difesa delle regole democratiche".
"Mi meraviglia questa presa di posizione – replica Pellegatti –, perché sono stato ringraziato per il mio intervento da chi aveva in piazza del Popolo il banchetto del comitato per il sì al referendum. Ho già fissato un incontro in settimana con gli interessati per spiegare le motivazioni tecniche e di legge. Stando il fatto che la norma prevede che si può circolare e fare volantinaggio liberamente. Il dirottamento in piazza Garibaldi degli aderenti a ‘La rete dei patrioti’, è stata una scelta dettata dall’ordine pubblico. Preciso che non è stata concessa piazza Garibaldi, ma è stata semplicemente una operazione per garantire l’ordine pubblico".
p. l. t.