Bologna, 10 agosto 2024 – "Avevamo quasi finito di cenare, quando quella grossa trave è venuta giù". Un attimo di polvere, caos e paura, con il primo pensiero di "controllare che tutti stessimo bene". La dottoressa Lucia Farabegoli, anestesista del Maggiore, giovedì sera era con un gruppo di colleghi a Borgo Mameli, seduta in uno dei tavoli allestiti nella stanzetta dove si è verificato il crollo. "Non abbiamo capito – racconta – se si sia spezzata la trave stessa o sia franato il pezzo di muro su cui poggiava. Fatto sta che è piombata tra due colleghi, che sono miracolati. Siamo fortunati di essere tutti qui a raccontarlo".
Con la caduta della trave, dal muro si sono staccati anche pezzi di intonaco e un mattone, "che ha colpito in testa un mio collega, rimasto ferito all’occhio". Altri due anestesisti nel crollo hanno riportato lesioni più lievi. "Siamo tutti medici – spiega – e appena accaduto ci siamo subito adoperati per soccorrere il collega ferito, facendo evacuare quella parte del locale. I dipendenti - in quel momento i gestori non c’erano - ci hanno dato del ghiaccio e dei fazzoletti per tamponare la ferita, poi noi abbiamo chiamato il 118 e la polizia".
Una pattuglia delle Volanti è arrivata a Borgo Mameli e gli agenti hanno a loro volta avvertito i pompieri, che hanno effettuato un sopralluogo e dichiarato inagibile la struttura. "Adesso stiamo valutando come muoverci – dice ancora la dottoressa Farabegoli –, ma io sono sicuramente intenzionata a sporgere denuncia. Già ho rilasciato a verbale alla polizia la mia testimonianza: noi siamo stati miracolati, ma potenzialmente poteva essere una tragedia. Sono andata in questo locale in piena fiducia, mai mi sarei aspettata una situazione di pericolo simile. Ma la trave è apparsa marcia, il muro pieno di crepe".
Il locale, dopo il crollo, è stato chiuso "fino a data da destinarsi", come ha spiegato Carlo Di Gaetano, uno dei gestori di Borgo Mameli. "Probabilmente è stato il nubifragio di mercoledì ad appesantire quella trave – spiega –: dopo il temporale abbiamo provveduto a raccogliere tantissimi rami e foglie finiti sopra. Problemi di stabilità non si erano mai registrati, ma parliamo comunque di una struttura vetusta, che da anni aspettiamo possa essere restaurata, con il progetto presentato anni fa ancora appeso". Di Gaetano, dopo l’accaduto, si è subito messo in contatto con i feriti: "Siamo profondamente addolorati per quanto accaduto, mi dispiace moltissimo per le persone rimaste ferite". Intanto, già ieri era atteso un sopralluogo, per capire come intervenire e dunque ipotizzare eventuali tempi per la riapertura. "Anche per capire – conclude Di Gaetano – se il problema sia circoscritto solo a quell’area". Con la possibilità, dunque, di riavviare l’attività nel resto dell’area della ex caserma.
Su quanto accaduto, è intervenuto anche Matteo Di Benedetto della Lega, annunciando un’interrogazione in consiglio comunale: "Chiediamo chiarezza sull’incidente a Borgo Mameli. Sono stati effettuati tutti i controlli del caso? Il locale era in sicurezza? Visto la stato fatiscente in cui si trovava in origine e visto che il Comune ha concesso le autorizzazioni come pubblico esercizio. E a quando risale l’ultimo controllo dell’Ausl? Chiediamo la pubblicazione di tutta la documentazione e procederemo con gli accessi agli atti necessari".