Pavarotti, la stella a Hollywood ha un cuore tutto bolognese

L’impegno di Salvioli e del team Genoma nelle celebrazioni di Los Angeles

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di Stefano Marchetti

"Di Luciano Pavarotti non potrò mai dimenticare la voce, chiara, limpida, inconfondibile, e il sorriso, la poesia e la generosità che sapeva esprimere. Davvero riusciva ad arrivare al cuore della gente", esordisce Cinzia Salvioli dell’Albedo Production. "Una personalità di cui tutti noi italiani dobbiamo essere profondamente orgogliosi", aggiunge Paolo Rossi Pisu della Genoma Films. La stella dedicata al tenorissimo che splende sulla Walk of Fame di Hollywood ha un ‘cuore’ bolognese: è stato proprio grazie all’impegno delle due case produttrici, infatti, che si è arrivati al prestigioso omaggio per Pavarotti. Iniziate già alla fine di agosto con la posa ufficiale della Star, le celebrazioni californiane per il tenore avranno il loro epilogo domani con una nuova cerimonia sull’Hollywood Boulevard a cui parteciperà Stefano Bonaccini, presidente della Regione. Mentre il museo dei Grammy ha prorogato sino a fine anno la mostra dedicata a big Luciano.

L’idea è sbocciata più di due anni fa. "Ci siamo resi conto, con sorpresa, che lungo la Walk of Fame non c’era una stella per Pavarotti. Abbiamo ritenuto che fosse arrivato il momento di tributargli anche questo onore", spiega Salvioli: la produttrice ha lavorato a lungo a Modena alla Stage Door, rinomata agenzia teatrale, e quindi ha ‘respirato’ bel canto fin dagli inizi della sua carriera. "Sono stati anni meravigliosi", ricorda. "Abbiamo cercato vari sostenitori – sottolinea Paolo Rossi Pisu –. Sono stati con noi il Ministero della Cultura, la Regione Emilia-Romagna, i Comuni di Pesaro e di Modena, con Deisa Ebano e Marposs. Abbiamo presentato alla Camera di commercio di Hollywood la candidatura per la Stella a Pavarotti, e in breve è arrivato il loro assenso".

Il 24 agosto a Los Angeles Cristina Pavarotti ha ‘svelato’ la Stella dedicata al papà: "Se penso a lui, al valore e alla quantità delle cose che ha realizzato, provo ancora oggi un senso di vertigine", ha detto nel suo discorso. Ma i produttori bolognesi hanno voluto fare anche di più, organizzando anche una serie di eventi collaterali: è stata per esempio presentata la Messa da Requiem di Verdi, diretta nel 1970 da Claudio Abbado, che era custodita nelle Teche Rai ed è stata restaurata dalla Cineteca di Bologna, così come Gianluigi Toccafondo ha realizzato un affascinante cortometraggio su Pavarotti che ha poi aperto la Festa del cinema di Roma. "Già per me era stato emozionante organizzare l’Oscar alla carriera per Lina Wertmüller – confida Paolo Rossi Pisu –. Ma questo omaggio a Pavarotti è stato uno dei momenti più belli che io abbia mai vissuto. Adesso il sogno è di realizzare un film su di lui". Nel frattempo, il tenorissimo è celebrato nel nuovo video che Stefano Accorsi, testimonial dell’Emilia-Romagna, ha pubblicato sui suoi canali social: "A 15 anni dalla scomparsa – dice l’attore bolognese –, la stella di Pavarotti brilla ancora, eterna come la sua voce".

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