Pazzaglia: "Tanti ordini, ma prezzi alle stelle"

Il direttore generale di Cna: "Molti rinunciano a evaderli". Pressing sul Comune per la proroga dei dehors Covid: "Presto incontri"

Migration

di Rosalba Carbutti

"Si rischia di morire di abbondanza. Gli ordini sono tanti, ma con il caro energia e l’impennata dei costi delle materie prime, molte imprese preferiscono non evaderli per non lavorare in perdita". Il quadro in bianco e nero lo fa Claudio Pazzaglia (nella foto piccola), direttore generale della Cna bolognese, che vede per le imprese artigiane il rischio stagnazione.

Quali sono i settori più a rischio?

"Molti metalmeccanici in conto terzi non riescono a farsi rivedere prezzi nell’automotive e nel packaging. E, senza prezzi competitivi, meglio non produrre che produrre in perdita".

I prezzi non si sono adeguati alle nuove congiunture?

"Gli artigiani li trovano bloccati al novembre 2021. Ma il prezzo dell’energia è triplicato. Una questione che riguarda il settore metalmeccanico e tutti coloro che evadono commesse in sub fornitura. Penso all’abbigliamento. Ma anche l’agroalimentare è in difficoltà, soprattutto oggi con la siccità".

L’ansia delle imprese tocca anche Tram e Passante...

"Cna è favorevole alle grandi infrastrutture. Ma i nostri imprenditori, dopo Covid, guerra e tutto ciò che ne consegue, temono che i cantieri possano impattare negativamente nel movimentare merci e persone. In più si aggiunge la sfiducia dopo aver visto non realizzate opere molto annunciate ma parecchio deludenti quali il Civis, o avere assistito a lunghi dibattiti su Passante Sud, Nord o di Mezzo".

La buona notizia è che il Covid non fa più paura...

"La pandemia è stato un periodo durissimo, ma il lockdown riguardava tutti alla stessa maniera. L’aumento del costo della materie prime e il caro energia, invece, su ogni impresa hanno conseguenze diverse".

Di certo c’è che con la pandemia il modo di consumare e acquistare è cambiato...

"Le nostre imprese di prossimità sono attente al nuovo: il 25% delle risposte al nostro sondaggio confema di essere pronto alle tecnologie per raggiungere anche clienti distanti; il 24% sostiene che l’elevata fidelizzazione del cliente ’vicino’ resti un punto di forza, mentre il 17% prevede che imprese di prossimità e a distanza potranno convivere. Occorrono leggi che tutelino le nostre imprese di vicinato con agevolazioni all’acquisto di strumenti tecnologici".

Intanto resta il no alla proroga dei dehors per gelaterie, pasticcerie, piadinerie?

"C’è stata un’apertura dell’amministrazione per alcune aree della città, nei parchi e fuori dal centro. Come per gli altri locali, anche per gli artigiani era doverosa la proroga. Ma non tutto è perduto: avremo incontri con il Comune nelle prossime settimane. Entro metà luglio avremo le idee più chiare".

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro