Pd e sinistra vincenti, l’anomalia bolognese

Al Senato il pacchetto SI più Verdi arriva quasi al 9% e spinge Casini con i dem. Fd’I cresce ancora, Terzo Polo davanti ai grillini in città

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di Paolo Rosato

E’ partito dal Senato il colpo di reni del centrosinistra, accerchiato come Leonida alle Termopili, ma a Bologna e provincia capace di aggirare il pressing e ribadire che qui c’è l’ultima cittadella con i pennacchi rossi. Ha sfiorato il 30% (29,9) il Pd, forte del voto radicato che non ha tradito. Ma ad aiutare il candidato vincente dell’uninominale per il centrosinistra, Pier Ferdinando Casini (formalmente un indipendente candidato con i galloni dei dem), che ha superato il 40%, hanno contributo anche i risultati ottenuti dagli alleati della coalizione. Specie in città.

SOTTO LE TORRI

Il Pd considerando solo Bologna città sale di mezzo punto, al 30 e rotti, mentre è sicuramente un exploit quello della lista Sinistra italiana-Verdi, che in città finisce per totalizzare un più che lusinghiero 8,94%. Discreto il risultato di Più Europa, che arriva al 4,77%, mentre naufraga senza appello Impegno civico dell’ex ministro Di Maio, che ha preso 530 voti (0,27%). Insomma, allo scatto alla Bolt di Casini (che è passato dal 34% del 2018 al 43% del 2022) assieme al Pd ha fatto più che bene l’ottimo bottino della sinistra, storicamente corrazzata sotto le Torri.

QUASI AMICI

Malgrado l’emorragia di voti dal centrosinistra ai Cinque Stelle sia stata tutt’altro che dirompente, il Movimento privato dei suoi storici vertici bolognesi (Bugani e Piazza, passati ad Articolo 1) ha ottenuto un successo di voti insperato. Ben 62.930 preferenze tra Bologna e provincia (10,86%), mentre solo sulla città si attesta al 10,59%. Sicuramente numeri ben al di sotto dell’exploit di quattro anni e mezzo fa, ma viste le premesse c’è da esultare. A sgomitare sotto i pentastellati c’è la neonata alleanza del Terzo Polo (Azione-Italia Viva), che in città ha ottenuto un buon 10,74%, quindi piazzandosi al terzo posto tra i partiti anche davanti al Movimento. Di tutto rispetto, sempre per la sinistra che a Bologna è forte e che fa fatica a fare sintesi, risulta infine il totale di Unione Popolare, trainata dall’astro nascente Marta Collot. L’alleanza elettorale sotto le insegne di Luigi De Magistris arriva al 3,52%.

IL CENTRODESTRA

Tsunami di voti sulla Penisola, buon risultato ma niente allori a Bologna, dove Fratelli d’Italia ha migliorato in ogni caso l’ottimo score delle ultime Comunali, arrivando al 18,68%. Un bel po’ di voti sarebbero arrivati dalla Lega, anche se si attendono le analisi dei flussi ufficiali. Il Carroccio così spolpato però a Bologna non si era mai visto, al biglietto per Palazzo Madama in città si arriva al 3,98%, un’involuzione impensabile soltanto tre anni fa quando la Lega faceva la voce grossa anche nelle periferie di Bologna. Risultato non esaltante nemmeno per Forza Italia, che sotto le Due Torri arriva poco sotto il risultato della Lega, cioè al 3,52%.

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