Bologna, 21 aprile 2018 - Oggi in piazza San Pietro il clima sarà caldo e non solo per l’entusiasmo. Nella capitale sono previsti 25° e sole e questo è l’unico motivo di relativa preoccupazione. Gli accompagnatori raccomandano a tutti di non dimenticare acqua e copricapo, dato che l’ingresso in piazza San Pietro aprirà alle 8.30 e la celebrazione eucaristica inizierà quasi cinque ore più tardi. I varchi di accesso controllati dalle forze dell’ordine saranno quattro, due per lato. Cento saranno gli operatori del servizio d’ordine al seguito, oltre a quelli presenti in Vaticano. Ovviamente, in piazza è prevista assistenza sanitaria, e 100 ombrelli per riparare i sacerdoti che distribuiranno l’eucaristia lungo i corridoi. Fra i 12mila pellegrini ci sono anche 200 disabili, che verranno seguiti e assistiti individualmente.
Ci sono voluti quattro mesi di duro lavoro per preparare una giornata memorabile. Dietro lo storico pellegrinaggio dei fedeli bolognesi e cesenati a Roma c’è una macchina organizzativa che non ha lasciato nulla al caso. Per la Diocesi, coordinatore dell’evento è don Andrea Mirio, che ha lavorato gomito a gomito con don Massimo Vacchetti, don Marco Baroncini e Michele Locatelli, motore laico della squadra. La Petroniana Viaggi, presieduta da Andrea Babbi, ha fatto da cinghia di trasmissione per gli aspetti logistici, dovendo muovere da Bologna a piazza San Pietro diecimila persone, per la maggior parte in pullman e con due treni speciali, proseguendo al contempo l’attività ordinaria di agenzia che porta gli emiliani in mezzo mondo e mezzo mondo in Emilia.
I numeri di oggi sono quelli di un esodo biblico. ‘In effetti siamo di fronte a numeri inaspettati’, sorride don Andrea Mirio. Per Andrea Babbi partecipare all’organizzazione di un evento così importante ha significato “rispondere con entusiasmo all’entusiasmo del Papa, quando ci ha incontrato il 1° ottobre, e all’entusiasmo che l’arcivescovo Zuppi ci ha profuso nella sua lettera di invito all’incontro”. “E’ evidente che – aggiunge il presidente di Petroniana Viaggi –, dal momento in cui a gennaio si doveva essere in 2-3mila e oggi siamo a 12mila, l’attrazione che hanno oggi il Papa e la chiesa è forte. Siamo stati travolti dalle adesioni dei cittadini che fanno esperienza di fede nei gruppi e nelle parrocchie, ma anche di tanti singoli che si sono iscritti”.
“La prima sfida vinta – ragiona don Andrea – è stata la risposta della città, una risposta bella e buona. Parliamo della gente comune, delle parrocchie, associazioni, autorità, università, scuola e così via. Tanti soggetti che il 1° ottobre hanno partecipato alla giornata con il Papa e oggi hanno risposto generosamente all’invito. Questa è la restituzione del viaggio del Papa a Bologna e Cesena. La seconda sfida è la comunione con la diocesi di Cesena e Sarsina, due diocesi sorelle che saranno di nuovo insieme con grande collaborazione, anche questo è bello”.
Di certo la sfida organizzativa prospettava grandi difficoltà. “Occorre dare risposte a tutti in base alle loro esigenze – spiega Babbi –. Primo, quelle logistiche: trovare i pullman per tutti e i treni speciali, ma sono belle difficoltà nel mettersi al servizio di questa domanda di amore e tenerezza espressa dalla gente”. “Io sinceramente difficoltà non ne ho incontrate – sottolinea don Andrea –, a parte la fatica del lavoro, che ci sta. La provvidenza ci ha aiutato, anche per l’attenzione alle persone mano abbienti. Abbiamo avuto la possibilità di regalare questo viaggio, tramite Caritas e parrocchie, alle persone in difficoltà. Noi questa giornata l’abbiamo organizzata come una grande festa, una festa di chiesa”.
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