Bologna, anziano derubato della pensione. Benefattori pronti a risarcirlo

Una coppia ha telefonata al Carlino dopo il furto subìto dal novantenne: "E’ il nostro regalo"

Il pensionato derubato ha subito avvisato la polizia

Il pensionato derubato ha subito avvisato la polizia

Bologna, 8 dicembre 2018 - «Pronto, abbiamo letto del signore novantenne derubato della pensione. Vorremmo aiutarlo, fare una donazione per risarcirlo di quanto gli è stato portato via». Così inizia la telefonata, arrivata ieri mattina alla segreteria del Carlino. Dall’altra parte del filo, una coppia di settantenni chiedeva informazioni per riuscire a contattare il novantenne derubato l’altra mattina in via Pellizza da Volpedo, in zona Mazzini, della pensione di Natale. «Se c’è una sottoscrizione vorremmo partecipare. Se non c’è siamo pronti a mettere noi tutta la cifra, i 1.500 euro», hanno detto. È stata la prima telefonata. Poi, in serata, è arrivata anche una mail di un professore. Tutti chiedendo soltanto, siccome le buone azioni si tengono nel cuore, di poter rimanere anonimi.

Così, quello che fino a ieri era un triste fatto di cronaca, ordinario nella sua meschinità, è diventato una storia di Natale. E si sa, le storie di Natale hanno sempre un lieto fine. Anche quando sembra che non ci sia limite allo squallore, può spuntare una lucina di speranza. E la lucina di speranza è questa coppia di settantenni e questo professore, consapevoli che pure la tristezza più nera, con un po’ d’amore, si può aggiustare.

«Mio marito leggendo l’articolo si è molto commosso – ha detto la signora –. Mi ha detto: ‘Chiama il Carlino, di’ che voglio fare una donazione’. Entrambi siamo nati in dicembre e riuscire a portare a termine questo proposito che restituisce serenità a una persona sola, per noi, vale più di un regalo di compleanno».

I contatti di questi anonimi benefattori sono stati girati alla polizia, che ha già informato il novantenne della gara di solidarietà che la sua vicenda ha innescato.

E il pensionato, che lunedì andrà a sporgere denuncia al commissariato Bolognina Pontevecchio, quando ha saputo quasi non ci credeva, commosso da tanto affetto. Anche lui, come i suoi benefattori, vuol rimanere nell’ombra. Ma per timidezza e un po’ di timore dopo quanto accaduto mercoledì mattina, non certo per irriconoscenza. «Strano, vero? La vita di un uomo è legata a tante altre vite», diceva Clarence Oddbody, angelo di seconda classe, a George Bailey ne ‘La vita è meravigliosa’ di Frank Capra. Alla fine di questa storia, questi benefattori forse non otterrano le ali tanto agognate da Clarence. Ma che siano angeli, e già di prima classe, non c’è dubbio.

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