People Mover Bologna, la giunta 'commissaria' Marconi Express

L’assessore Orioli: "Pronto un pool di alta sorveglianza che vigilerà sulle scelte della società". In campo tre tecnici, due già individuati

L'ingresso del People Mover

L'ingresso del People Mover

Bologna, 27 aprile 2022 - Se non è un commissariamento, poco ci manca. Anche se l’assessore comunale alla Nuova Mobilità, Valentina Orioli, chiamata a tirare l’ennesimo bilancio sul People Mover, ribadisce con forza: "Abbiamo richiesto e abbiamo bisogno che ci sia un cambio di passo immediato. L’importante è che l’opera, strategica per l’intera città, funzioni bene. Anzi, funzioni sempre meglio". Ed ecco che nell’annoso romanzo, intricato di stop e criticità, delle povere navette che collegano l’Alta velocità con il Marconi, arriva un nuovo colpo di scena da Palazzo d’Accursio, dopo il blocco a gennaio dei 2 milioni quale contributo al contratto di concessione. Quale? La nomina di un "Comitato di alta sorveglianza" composto da tre tecnici che andranno ad affiancare il Rup Mirka Rivola. "Come Comune, come concessionario, – spiega Orioli – siamo sempre stati molto attenti al controllo di atti e comunicazioni della concedente (Marconi Express, ndr ). Ora però è necessario avere un monitoraggio ancora più accurato e da vicino per garantirci il miglior funzionamento dell’opera". Una decisione, aggiunge subito, vistata con forza dall’ultimo collegio di vigilanza, tra Comune, Città Metropolitana e Regione.

IN CAMPO

E mentre prosegue l’inchiesta della Procura, senza indagati al momento ma che ipotizza la frode in pubbliche forniture, con la lente d’ingrandimento puntata soprattutto su giunti e sistema anticongelamento dei binari, si preparano i tre specialisti, due dei quali già decisi: "Marino Gilberto Dalla Valle, ingegnere esperto di strutture, – riferisce il Comune – Adriano Ghetti, ingegnere che si occuperà di tecnologie, mentre il terzo controllerà tutta la parte legata all’impiantistica". I contratti avranno durata di sei mesi, estendibili per altri sei, mentre il compenso previsto sarà pari a 18mila euro lordi per metà anno, con altri 12mila pronti per l’eventuale proroga. "Queste tre figure – riprende l’assessore – affiancheranno il responsabile del procedimento nel seguire anche nel merito le scelte compiute dal concedente". Tradotto: "Come e quando fare manutenzione, che tipo di forniture si andranno ad ordinare, valutare ogni altro aspetto materiale. Questo non sarebbe un compito del concessionario, ma vogliamo fare tutto il possibile".

MIGLIORIE

Alta sorveglianza, dunque, uguale commissariamento di Marconi Express? L’assessore cerca, a fatica, il dribbling: "Non c’è un problema di fiducia. Esiste un rapporto corretto, nonostante tutte le difficoltà e le complicazioni che evidentemente ci sono state. Siamo semplicemente impegnati tutti insieme a fare funzionare al meglio il People Mover utilizzando ogni strumento a disposizione dell’amministrazione comunale. Obiettivo oltre che di Marconi Express, dell’intera città". Non è finita. Inevitabile parlare dell’indagine aperta a novembre dal procuratore capo Giuseppe Amato che ha fatto da apripista, portandosi dietro poi i successivi interventi di Comune e soci. Domanda? Ma da Palazzo non si poteva agire prima che scoppiasse l’inchiesta? Tutto il possibile è stato fatto? E perché allora i tre super-tecnici nominati solo adesso nonostante i continui guai delle navette? "Non commento le indagini in corso – sottolinea Orioli –, collaboriamo al massimo con la magistratura e come Comune abbiamo sempre tenuto monitorata la situazione". Intanto, mentre domani il ’Mover’ sarà al centro dei lavori della commissione in Comune, torna alla ribalta l’ipotesi sul cambio di gestione con un fondo francese già in campo. "Una storia che riemerge, – chiude l’assessore – ma non gli darei tutta questa importanza...".

 

 

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