People Mover, 10 giorni di check-up E arriva la quarta navetta potenziata

L’infrastruttura da domani terminerà il suo servizio un’ora prima, alle 23, per manutenzioni programmate. Un nuovo veicolo in dotazione, mai utilizzato, diventerebbe il principale: l’obiettivo è archiviare gli stop

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Da lunedì, domani, fino a mercoledì 5 ottobre il People Mover si fermerà un’ora prima. A dare notizia della chiusura anticipata, da mezzanotte alle 23, della monorotaia che collega l’aeroporto Marconi e la stazione dell’alta velocità in sette minuti è la società Marconi Express, spiegando che la decisione è stata presa "per consentire lo svolgimento di un intervento programmato di manutenzione". Il collegamento stazione-aeroporto, precisa però Marconi Express, "sarà garantito attraverso navetta-bus, con i seguenti punti di partenza: all’aeroporto al piano terra all’uscita arrivi, alla stazione Lazzaretto – invece – in via Terracini e alla stazione centrale in via Carracci".

La navetta insomma ha bisogno ancora di ritrovare la sua forma al 100%, e intanto secondo quanto filtra molti accorgimenti tecnico-meccanici sarebbero già in essere. In particolare una quarta navetta ipoteticamente utilizzabile e mai entrata in dotazione – è attualmente tornata a circolare anche la terza, dopo le polemiche –, sarebbe oggetto in queste settimane di un potenziamento tecnico per portarla a essere a prova di malfunzionamenti. Un upgrade vero e proprio, che secondo i bene informati dovrebbe far sì, a breve, che la quarta navetta del People Mover diventi ‘la prima’, cioè quella principale già dotata dell’avanzamento di livello. Di seguito, anche le altre tre navette dovrebbero essere oggetto dello stesso potenziamento. Necessario, perché sono stati innumerevoli i problemi fatti da registrare dall’infrastruttura finora: giunti da perfezionare, ghiaccio troppo invalidante, impianti di frenatura e software da remoto da perfezionare. Una serie di inconvenienti che hanno minato senza soluzione di continuità il buon andamento del mezzo, spesso oggetto di stop improvvisi. Per questi motivi il 2023 vuole essere l’anno del cambio di marcia, chiesto con insistenza da Comune e Regione, e non a caso la rimessa a punto delle navette è coincisa con l’avvicendamento al vertice di Marconi Express (società di gestione del mezzo, 70% Integra e 30% Tper), Rita Finzi si è infatti dimessa lasciando il posto al nuovo presidente Massimiliano Cudia, che tra le altre cose in passato ha gestito anche la metropolitana di Torino.

La svolta è attesa, e a chiedere migliori performance è anche il potenziale compratore Meridiam, fondo francese specializzato in infrastrutture – anche tra i gestori del tram di Firenze – che secondo i piani prevelerebbe quasi interamente la quota di Integra, che rimarrebbe dentro a sua volta con una piccolissima quota, assieme a Tper che terrebbe il 25%. Il closing, possibile, potrebbe arrivare entro la fine dell’anno. Intanto il People Mover è tornato a registrare buoni numeri: giugno, luglio e agosto hanno totalizzato tutti e tre insieme quasi 550mila passeggeri.

Paolo Rosato

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