People Mover ai francesi, ci siamo. Il gestore: "La trattativa è in corso"

La nota di Marconi Express: "L’interlocuzione è con il socio Integra, ma l’accordo non è ancora chiuso". Consulenze tecniche e sopralluogo su materiali, binari, piloni e carrozze: l’azienda chiede garanzie

Passeggeri entrano nel Mover

Passeggeri entrano nel Mover

di Paolo Rosato

"Al concessionario risulta che è in corso un’interlocuzione tra il socio costruttore e un fondo per la cessione di parte delle sue quote. La trattativa, però, al momento non è stata chiusa". La conferma ufficiale che tutto sta cambiando arriva direttamente da Marconi Express: come anticipato ieri dal Carlino Bologna, il fondo d’investimento francese Meridiam sta trattando con il Consorzio Integra per rilevare il 70% delle quote di Marconi Express, società oggi composta da Integra al 75% e Tper al 25%. In pratica, Meridiam sta acquisendo il controllo del People Mover, navetta che in sette minuti collega stazione dell’Alta Velocità e aeroporto e che dalla sua nascita è gestita appunto dal concessionario ‘Mex’.

IL TAVOLO

La trattativa non è chiusa, ma è in stato decisamente avanzato, tanto che i prossimi incontri tra i rappresentanti italiani di Meridiam, Integra, Comune e Regione non dovrebbero tardare molto, maggio sarà un mese caldo per la trattativa. Ballano alcune consulenze tecniche, i sopralluoghi ci sono stati e il Mover si porta appresso diversi acciacchi. Ma l’obiettivo di Meridiam sarebbe quello di chiudere entro giugno, il confronto sulle cifre dell’affare è in corso, il fondo parigino vede grandi margini di crescita nell’infrastruttura. Interpellati, né Tper né la Regione sono voluti intervenire, la fase è delicata. Palazzo d’Accursio invece fa sapere di avere a cuore principalmente il "corretto funzionamento" del mezzo. Ma non è un mistero che la buona riuscita dell’operazione di cessione della maggioranza del Mover sia vista di buon occhio sia a Palazzo di Città sia in viale Aldo Moro: Meridiam, colosso negli investimenti infrastrutturali, garantirebbe elevati standard di competenza per far svoltare finalmente il tribolatissimo funzionamento della monorotaia, anche sotto inchiesta da parte della Procura.

LO SCENARIO

Come detto, tutto cambierà. Meridiam vorrà, secondo quanto filtrerebbe, rivedere un po’ tutta la gestione del Mover. Dal funzionamento a tutte le temperature alla manovratura del mezzo da remoto, tutto dovrà essere a prova di interruzioni. E’ per questo che Meridiam sta operando una serie consulenze tecniche sul mezzo: materiali, binari, piloni, carrozze, tutto potrebbe essere oggetto di una rivisitazione. Probabile che anche l’ambito gestionale possa essere rivisto, con Tper che dividerebbe le mansioni con Meridiam. E si punterà alla quarta navetta, anche a velocità più contenute, per rendere davvero competitiva tutta l’infrastruttura.

L’ATTESA

Intanto da viale Aldo Moro emerge una curiosità: da una delibera si evince che è per ora sospesa l’erogazione a Marconi Express del contributo di gestione per i mancati ricavi del 2020, oltre 700mila euro. Tutto in stand-by per la cessione ai francesi? Ufficialmente mancherebbe la quantificazione complessiva in attesa di stanziamenti dal governo. Nicola Stanzani (Forza Italia): "Il tutto suona come un rimpallo tra via Aldo Moro e Palazzo D’Accursio per la scomoda gestione di Mex. Del quale non vorremmo fossero i cittadini bolognesi a fare le spese".

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