People Mover fermo, il Comune non paga

Il sindaco Matteo Lepore stoppa l’erogazione di due milioni di euro per appianare i debiti della monorotaia: "Troppi malfunzionamenti"

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di Paolo Rosato

Se n’è parlato così tanto di quei soldi che alla fine il viaggio dal Comune a Marconi Express non lo faranno: fermi, come il People Mover. Palazzo d’Accursio ieri ha infatti annunciato che non recapiterà alla società che gestisce la monorotaia circa 2 milioni e 100mila euro, parte di cui (700mila euro, altri 700mila erano stati già erogati dalla precedente amministrazione) era stata già accantonata. Un contributo al contratto di concessione che non ci sarà, e ieri il sindaco Matteo Lepore è stato chiaro sulle motivazioni della scelta.

LE RAGIONI

Il Comune, dunque, non verserà a Marconi Express parte del contributo previsto a compensazione del mancato raggiungimento del numero minimo di passeggeri da novembre 2020 a novembre 2021 (700mila euro) e quasi sicuramente anche il totale per il periodo in essere fino a novembre 2022 (circa 1 milione e 400mila euro). "Una decisione fondata su una istruttoria scrupolosa dei nostri uffici e che mira innanzitutto a tutelare i cittadini e l’amministrazione, che hanno il diritto ad un servizio che funzioni in modo adeguato, a differenza di quanto verificatosi negli ultimi mesi, con un servizio intermittente", ha rivendicato il sindaco. Alla base della decisione, oltre al mancato raggiungimento della soglia del 98% di disponibilità del sistema nel corso dell’anno – soglia di guardia che varrà anche in futuro –, la "mancata attivazione di un adeguato sistema che consenta un controllo continuo e capillare delle prestazioni del sistema rispetto al programma di esercizio e dell’effettivo numero di passeggeri utilizzatori" della monorotaia. "Il Comune continuerà a esercitare i propri poteri di vigilanza e controllo in modo attento e deciso, ma vorrei ribadire con altrettanta chiarezza che il nostro obiettivo è quello di far sì che il People Mover funzioni correttamente e in modo definitivo – ha continuato Lepore –. Per questo continueremo ad adottare tutte le iniziative affinché si ripristini la piena efficienza del servizio". D’accordo con Lepore è Andrea Corsini, assessore regionale ai Trasporti. "Bisogna voltare pagina, condivido la decisione del sindaco. Basta con malfunzionamenti e servizi a intermittenza – ha sottolineato Corsini –. Il People Mover è una infrastruttura innovativa, lo ribadisco, che quando è in esercizio dà risultati buoni con indice di gradimento da parte degli utenti molto alto. Assolve quindi la propria funzione e non siamo pentiti di aver messo risorse importanti, ma ora bisogna davvero che si dica fine ai malfunzionamenti".

LE TRE NAVETTE

La società che gestisce la navetta non ha replicato con un comunicato ufficiale alla nota di ieri del Comune. Di certo non una situazione semplice: da un lato ‘l’ultimatum’ del buon funzionamento lanciato da Palazzo d’Accursio, dall’altro l’indagine della Procura di Bologna per "frode nelle forniture", attualmente si indaga contro ignoti. In ogni caso le verifiche verifiche tecniche sul percorso vanno avanti, il mezzo è ancora fermo e dovrebbe riprendere a giorni. Forse, e bisogna andarci davvero con i piedi di piombo, riprenderà con tutte e tre le navette come previsto nel cronoprogramma vidimato da Comune e Regione. E’ corsa contro il tempo, mentre continua anche la manutenzione con le lavorazioni più rumorose (di giorno) in via di completamento.

I BULLONI

Intanto il Carlino è venuto a conoscenza di un altro episodio legato alla delicata manutenzione del mezzo. Verso le 23 di venerdì sera, due agenti della Polizia Locale in sopralluogo hanno trovato, nel tratto della monorotaia vicino al Lazzaretto, un operaio apparentemente al lavoro. Secondo i rilievi, l’operaio della ditta incaricato da Tper stava per provvedere a effettuare "un controllo visivo" sulla linea, per verificare se ci fossero "dei bulloni fuori norma". Gli agenti, accertata la tipologia dell’operazione – oltre 10 giorni fa un vice capocantiere, nello stesso punto della tratta, era stato multato perché responsabile in quel momento dei lavori notturni in essere, poi stoppati –, hanno lasciato il luogo della verifica. Ieri, infine, il responsabile del procedimento ha chiesto a Marconi Express di fornire subito una dettagliata relazione in merito all’ultimo stop del servizio dovuto alla rottura di un palo porta antenne caduto sulla passerella.

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