People mover inchiesta Bologna, si indaga per frode

E' questo il reato ipotizzato dalla Procura nel fascicolo ancora a carico di ignoti. Sotto la lente le forniture pubbliche: via agli accertamenti tecnici. Marconi Express: "A disposizione degli inquirenti, ora la navetta è ferma perché è caduta un'antenna sulla rotaia"

La navetta People mover

La navetta People mover

Bologna, 24 gennaio 2022 - Ora il fascicolo sul People Mover ipotizza la frode nelle pubbliche forniture. Una scelta fatta dal procuratore Giuseppe Amato, titolare dell'inchiesta sulle navette, ancora a carico di ignoti, necessaria "per verificare - spiegano da via Garibaldi - la possibile rilevanza penale dei numerosi guasti che hanno caratterizzato il primo anno di esercizio del People Mover, anche nella prospettiva della regolarizzazione del  servizio e della garanzia della sicurezza dei trasporti".

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La navetta People mover
La navetta People mover

La  Procura, oltre ad avere delegato delle  attività investigativa e di raccolta documentale alla sezione di Polizia giudiziaria dei carabinieri, ha incaricato per gli accertamenti tecnici personale  dell’Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e atostradali, insieme ai vigili del fuoco.

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Marconi Express spiega perché il servizio non va

Marconi Express spa, appresa la notizia dell'inchiesta, "si mette a completa disposizione degli inquirenti". Così, in una nota, la società che gestisce il People Mover. "La società ha operato, unitamente ai fornitori, in piena regolarità e, ovviamente, nel rispetto delle specifiche del progetto", fa sapere.

E specifica che le interruzioni al servizio su monorotaia, registrate nel primo anno, "sono riconducibili alla necessaria messa a punto tipica di un sistema realizzato con tecnologie innovative ad automazione integrale, secondo soluzioni specifiche, testate e approvate dalle autorità competenti prima dell'avvio dell'esercizio, e seguendo un approccio sempre cautelativo a garanzia della sicurezza dell'utenza e degli operatori".

E spiega perché ora il servizio della navetta è fermo e dovrebbe riprendere tra pochi giorni: "Sabato, sulla passerella di sicurezza del People Mover, è stata trovata un’antenna che si è staccata dal parapetto. Sono in corso le verifiche tecniche sul motivo del distacco dell’antenna; sono state anche controllate le altre antenne presenti sulla struttura".

Il collegamento Stazione-Aeroporto, con fermata intermedia al Lazzaretto, è nel frattempo garantito da bus sostitutivi contraddistinti dalla sigla "MEX". I punti di parenza dei bus sono al piano terra, all’uscita arrivi, in Aeroporto; in via Terracini al Lazzaretto (direzione Aeroporto); in via Carracci alla Stazione Centrale. 

Commissione d'inchiesta

Intanto in Regione il Pd stoppa la commissione d'inchiesta voluta dal centrodestra per fare chiarezza sui disservizi del People mover, la monorotaia stazione-aeroporto di Bologna. Per la capogruppo dem Marcella Zappaterra la "magistratura sta già svolgendo il suo lavoro, sarebbe inopportuno istituire una commissione d'inchiesta". Per i democratici la richiesta di commissione speciale portata oggi in Assemblea legislativa da Fratelli d'Italia è inoltre "più dettata da esigenze di propaganda che dall'interesse reale di entrare nel merito della questione".

Ma si tratta di un "tema da affrontare - ammette Zappaterra - è legittimo preoccuparsi per i problemi emersi sul People mover, ma è noto che l'assessore Corsini sta affrontando la vicenda per fare sì che quei problemi vengano superati. Se il tema è approfondire noi ci siamo". Ipotizza un percorso sul People mover nelle commissioni regionali anche il capogruppo di Emilia-Romagna Coraggiosa Igor Taruffi.  "Sette anni fa votammo contro al finanziamento del People mover - ricorda Taruffi - già allora erano evidenti tutte le criticità che si sono poi puntualmente verificate e anzi si sono aggravate". Peraltro Zappaterra osserva che la Regione "ha svolto un ruolo sul People mover, ma il protagonista istituzionale è il Comune di Bologna, quella la prima sede in cui approfondire".

Sono "sono criticità più che ovvie, che abbiamo sollevato a suo tempo", dice la 5 stelle Silvia Piccinini, a sua volta disponibile ad approfondire. "Forse - aggiunge - la commissione d'inchiesta andava fatta dieci anni fa, oggi non è lo strumento giusto per limitare i danni ed evitare che i costi non ricadano sui cittadini. Questo mezzo non doveva nemmeno essere messo in campo".

D'accordo ad approfondire al di fuori di una commissione d'inchiesta anche i Verdi, con Silvia Zamboni. "I difetti sono tanti, giusto andare a guardare- dice- ma l'obiettivo non può essere la rottamazione di questa struttura".

"Una commissione d'inchiesta è una richiesta congrua e necessaria", ribatte invece il capogruppo di Fdi Marco Lisei, che aveva presentato in aula la proposta. La dichiarata volontà di approfondire in altre sedi da parte della maggioranza di centrosinistra "è una volontà di facciata, si vuole solo salvare la faccia di fronte all'opinione pubblica". Il People mover, dice Lisei, rappresenta "una criticità significativa, come dimostrano i richiami dell'assessore Corsini e del sindaco Lepore.

E se gli enti pubblici sono costretti a inviare lettere di diffida ai gestori vuol dire che i rapporti sono deteriorati, e questo lo pagano i cittadini di Bologna. Chiediamo di verificare le responsabilità per i guasti continui e costanti. Marconi Express ha anteposto i propri interessi a quelli dei cittadini".

Vota a favore anche la Lega. "Una commissione d'inchiesta è necessaria", afferma Michele Facci, "stiamo perdendo l'occasione di essere chiari e trasparenti". Perchè la Regione, ricorda il leghista, "ha fatto un investimento di 27 milioni di euro su quest'opera, che a tutt'oggi non funziona. Le criticità che ci sono devono essere chiarite e con esse la responsabilità".

In ogni caso, annuncia Facci, "noi un esposto lo portiamo, dovrà esserci un accertamento della magistratura contabile sulla base di ciò che ci dicono l'assessore Corsini e gli uffici". "Oggi la politica non ha svolto in modo giusto il suo compito", lamenta invece la forzista Valentina Castaldini, favorevole alla commissione speciale. 

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