People Mover inchiesta Bologna, forniture nel mirino dei pm

Verifiche su presunte criticità di giunti e sistema antigelo della navetta. Si attende il report dell’Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie

La monorotaia in sette minuti collega la stazione dell’Alta Velocità all’aeroporto

La monorotaia in sette minuti collega la stazione dell’Alta Velocità all’aeroporto

Bologna, 26 aprile 2022 - Carotaggi ok, parte delle forniture qualitativamente da rivedere. In estrema sintesi: People Mover. Meglio, l’inchiesta della Procura che ipotizza la frode in pubbliche forniture al momento contro ignoti. Dove eravamo rimasti? Il Mover, la monorotaia che in sette minuti collega la stazione dell’Alta Velocità all’aeroporto, la cui vita è stata finora costellata da episodi di malfunzionamento, continua a fare parlare di sé. E nel palazzo di via Garibaldi il procuratore capo Giuseppe Amato lo sa bene e continua a tenere monitorata la situazione. Le ’noie’ finite al centro del fascicolo sarebbero oltre 30 – la metà da gennaio – spalmate su rotaie, giunti e altro, con i fari accesi anche sul sistema di anticongelamento della struttura, in movimento dal 18 novembre 2020. Nei giorni scorsi i tecnici dell’Ansfisa, l’Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali nata dopo il crollo del Ponte Morandi, hanno presentato una prima parte del lavoro richiesto, mentre il grosso è atteso entro il mese prossimo. Ciò che emergerebbe, secondo indiscrezioni, sarebbe la buona riuscita dei carotaggi effettuati insieme ai vigili del fuoco, sul calcestruzzo utilizzato per l’intera struttura e sui piloni. A preoccupare gli inquirenti, dove varie segnalazioni arrivate in passato, erano infatti alcune ’crepe’ che con il tempo si erano verificate in alcuni punti, un allarme che sarebbe in larga parte rientrato dopo i carotaggi. Gli ultimi nei giorni scorsi – sempre in presenza del personale Marconi Express, società che gestisce il Mover –, altri che verranno effettuati nei prossimi.

Ma le presunte criticità sarebbero altrove, ovvero riguarderebbero giunti (dei binari) e sistema di anticongelamento. Un anno fa, ad esempio, i trenini si fermarono causa neve, in uno dei loro primi stop inattesi. Il problema? La mancanza di un sistema termico per scaldare i binari. Per questo il Mover viene coccolato costantemente con ‘antigelo’ speciali, le cui quantità vanno monitorate. Da qui il grande dubbio che la Procura sta cercando una risposta: i materiali utilizzati erano a regola d’arte e secondo il progetto iniziale o qualcosa, per qualsivoglia motivo, è stato cambiato in corso d’opera? Per ora siamo alle ipotesi: da via Garibaldi bocche cucite, troppo delicato il momento, con il Comune alla finestra in attesa di capire le prossime mosse della Procura che potrebbe aprire ai primi nomi iscritti tra gli indagati.

Palazzo d’Accursio, intanto, a gennaio un passo importante lo ha già fatto annunciando lo stop di circa 2 milioni e 100mila euro alla Marconi, parte dei quali (700mila euro, altri 700mila erano stati già erogati dalla precedente amministrazione) era stata già accantonata. Un contributo al contratto di concessionead oggi congelato, con il sindaco Matteo Lepore molto chiaro sulla scelta: "La decisione è fondata su un’istruttoria scrupolosa dei nostri uffici, che mira a tutelare i cittadini e l’amministrazione, i quali hanno il diritto ad un servizio che funzioni in modo adeguato, a differenza di quanto verificatosi negli ultimi mesi". Insomma, si annuncia una primavera molto calda.

 

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro