People Mover, la Procura: "Rivedere scelte e contratti"

L’invito al Comune nella richiesta di archiviazione dell’indagine per frode "Nessun dolo, valutare la gestione del servizio e i rapporti con il gestore"

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di Nicola Bianchi

"In altra sede, diversa da quella penale, possono essere devolute, su iniziative degli interessati, le questioni tipicamente contrattuali afferenti la gestione del servizio e i rapporti tra concedenti e concessionario". Se il lavoro di via Garibaldi, sede della Procura, alla voce People Mover pare definito con la richiesta di archiviare l’inchiesta per frode nelle forniture, entra nel vivo quello del Comune (e della Regione) che potrà rivalersi sul gestore della monorotaia: Marconi Express. Sul banco degli imputati, con le quattro pagine firmate dal procuratore capo Giuseppe Amato e dal sostituto Anna Sessa, piombano le scelte progettuali e i materiali usati nella costruzione della struttura che, grazie alle navette, collega in sette minuti l’aeroporto Marconi con la stazione dell’Alta velocità. "L’indagine penale – scrivono i magistrati – deve concludersi con l’archiviazione, residuando solo questioni meritevoli semmai di attenzione da parte della magistratura contabile, in punto di economicità delle scelte tecniche e della resa del servizio, rispetto anche ai rapporti con l’Ente pubblico e dei soggetti (pubblici e non) onerati di garantire un servizio, efficiente e sicuro". Scelte errate, che hanno portato agli oltre 32 guasti presi in esame in un anno a partire dal 18 novembre 2020, ma "senza dolo o malafede" che verranno valutate, per un eventuale danno erariale, dalla Corte dei conti.

Il problema dunque diventa esclusivamente economico e la palla, insomma, passa al Comune (e alla Regione), tirato per le orecchie in autunno dagli stessi inquirenti per non essersi mosso prima. "Ciò che basta ai fini di interesse – così ancora l’atto di archiviazione –, non competendo all’AG penale in difetto di attualità di rischio, porsi questioni prevenzionali di competenza esclusiva di altre autorità, tutte informate, come informati di tutte le attività svolte sono stati i soggetti interessati". Comune, Marconi Express e direzione di esercizio, avvertiti per "consentirne la partecipazione alle attività tecniche", pur non essendo atti irripetibili per i quali ’l’invito’ sarebbe stato obbligatorio. Questo, precisano ancora dalla Procura, per un motivo molto chiaro: "Consentire la presa in carico tempestiva dei problemi, per l’attivazione solutiva". Poi ecco l’ulteriore chiarimento: "Nell’assenza di condizioni per potere ipotizzare reati, il tema rimane devoluto ai soggetti, pubblici e privati, chiamati a dover garantire il servizio, risultando informati gli organi pubblici deputati al controllo della sicurezza". Insomma, – qui l’invito rivolto soprattutto a Palazzo d’Accursio – sotto con una rilettura delle forniture e dei contratti "afferenti la gestione del servizio", in attesa delle decisioni della Corte dei conti.

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