People Mover, nessuna carrozza in più

Il distanziamento sociale ridurrà i posti a bordo, ma il Comune esclude la possibilità di aggiungere un vagone: "Il sistema non lo consente"

La monorotaia sopraelevata collega in sette minuti stazione e aeroporto

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Anche sul People Mover, quando entrerà in servizio, si dovranno rispettare le regole sul distanziamento fisico. Quindi, come già accade su bus e treni, anche sulla navetta stazione-aeroporto il numero di passeggeri dovrà essere drasticamente ridotto. "Concessionario e gestore stanno definendo le azioni da mettere in campo", assicura Claudio Mazzanti, assessore alla mobilità del Comune.

L’emergenza Covid rende così ancora più complicato il rebus degli introiti. Per un’opera che, secondo i detrattori, già in tempi normali avrebbe fatto fatica a fare quadrare i conti. Viene intanto esclusa la possibilità di aumentare il numero delle carrozze per compensare il calo di passeggeri dovuto al distanziamento. Il sistema "non consente di aumentare il numero di carrozze", afferma Mazzanti, in risposta a Umberto Bosco (Lega), che invitava "a sollecitare il concessionario" a raddoppiare le navette.

Francesca Scarano (Lega), Marco Piazza, Elena Foresti (M5s) e Dora Palumbo (misto) nutrono dubbi sulla sostenibilità dell’opera. A chi, come Piazza, teme un possibile ritocco del prezzo del biglietto ("già portato a 8,70 euro, ben sopra alle previsioni iniziali", Mazzanti risponde secco: "Non vi è alcuna rinegoziazione in corso". Né, assicura, in risposta ai timori di Foresti, Scarano e Palumbo, è stata chiesta la revisione del Piano economico finanziario.

In merito poi alle barriere antirumore, l’assessore ricorda che "risultano concluse le istruttorie dell’ufficio Ambiente del Comune e dell’Ausl, ma si è ancora in attesa del parere dell’Arpae". Poi si potrà avviare l’iter per la messa in opera delle mitigazioni acustiche.

Sull’utilità dell’opera resta critica Fratelli d’Italia. "Se mai entrerà in funzione, il People Mover sarà già inadeguato", dice Francesco Sassone. Definendo "inaccettabile" l’ipotesi, prevista dalla concessione, che il Comune versi un contributo al gestore nel caso non venga raggiunto un determinato numero di passeggeri l’anno.

l. o.

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