Percussioni su opere di bronzo e quelle notti ‘Fino a tardi’

Gino Bogoni alla 56, tanti appuntamenti per le festività nelle gallerie. Fotografie allo Studio Cenacchi e alla Maison Laviniaturra

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Tempo di feste ma anche di mostre, in città. Gino Bogoni. Creatore di forme è la mostra alla Galleria 56 di via Mascarella, per celebrare i 100 anni dalla nascita dell’artista che aveva trovato nell’arte della scultura e del disegno la condizione esistenziale "primaria", cioè indispensabile e il modo privilegiato di comunicare con l’uomo e con la natura. Domani alle 18, però, attorno alle sue opere maestose in bronzo, avverrà una grande magia che esaudisce un desiderio che Bogoni aveva da sempre: trovare un percussionista che suonasse le sue opere, ideate anche come strumenti musicali. Lui non ha potuto vedere dal vivo l’avvenimento, ma ‘il concerto di bronzo’ si è infine avverato. In via Santo Stefano, alla Labs Contemporary Art, prosegue fino al 14 gennaio Fino a tardi, mostra del collettivo SenzaBagno che ha riunito in un unico ambiente espositivo le proprie opere, manifestando affinità e divergenze, ma soprattutto mettendo in scena le dinamiche che "regolano" la costruzione di una mostra collettiva, tra accordi e conflitti. E questa preparazione è testimoniata da quello che troverete sul pavimento: piume d’oca e cuscini mezzi svuotati, perché gli artisti, per decidere dove posizionare i propri lavori, hanno fatto a cuscinate tutta una notte.

Un salto nella fotografia (sempre in via Santo Stefano) con Dal vero, il più recente tra i numerosi libri realizzati da Guido Piacentini, che raccoglie 25 fotografie e alcuni haiku scritti dall’autore. È stato stampato in 80 copie numerate, le prime 20 delle quali contengono una fotografia originale e in occasione della presentazione del libro avvenuta ieri, è stata allestita una mostra fotografica con oltre 20 opere allo Studio Cenacchi, che accoglierà il pubblico fino al 23 dicembre con apertura straordinaria domani (dalle 16 alle 19,30). Ancora fotografia con Abissi dell’artista bolognese Valentina D’Accardi, che conduce i bolognesi alla Maison Laviniaturra in via dei Sabbioni 9, dove, fino al 14 gennaio, tra le creazioni artigianali dell’atelier appariranno scatti speciali di D’Accardi, frutto di un percorso interiore che pone al centro della ricerca artistica l’esplorazione dell’abisso dell’animo umano. Da non perdere infine Acts of pulse, prima mostra personale della scultrice spagnola June Crespo alla P420 e alla Otto Gallery domani apertura per la visita della mostra in corso Vera Portatadino, Something Filled Up My Heart With Nothing dalle 10.30 alle 13 e dalle 16 alle 20.

Benedetta Cucci

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