Perseguita i vicini, il giudice lo caccia di casa

Anni di minacce, insulti e intimidazioni alla famiglia che abita al piano di sotto: denunciato per stalking e allontanato un 72enne

Perseguita i vicini, il giudice lo caccia di casa

Perseguita i vicini, il giudice lo caccia di casa

Perseguita, minaccia, ossessiona in ogni modo i vicini di casa. Un 72enne italiano, senza precedenti di polizia, è stato denunciato dai carabinieri della Compagnia di Molinella. Su di lui ora grave la misura cautelare del divieto di avvicinamento alle persone offese, ovvero ai vicini. I fatti sono avvenuti a Baricella e si sono sviluppati nell’arco degli ultimi quattordici anni fino a che i condomini dell’uomo, sempre più spaventati dagli atteggiamenti minatori di quest’ultimo, non hanno deciso di denunciarlo ai carabinieri per salvaguardare la propria incolumità e perché la situazione era diventata insostenibile.

Ecco quanto hanno ricostruito, in mesi di indagini, i carabinieri di Molinella, grazie soprattutto ai racconti dei vicini di casa del 72enne. Proprio da queste testimonianze i militari hanno potuto appurare che l’uomo, da quando viveva nel palazzo, ovvero da 14 anni, aveva iniziato a perseguitare i suoi vicini del piano di sotto. Si tratta, nello specifico, di una famiglia di stranieri, lui albanese, lei rumena e il figlio minore di 8 anni nato dalla coppia. È stata proprio la donna, esasperata dalla reiterazione delle minacce e temendo anche per il proprio figlio, a chiedere aiuto ai carabinieri lo scorso febbraio, spiegando la situazione e il clima venutosi a creare all’interno della palazzina. In quell’occasione la donna si è presentata in caserma perché l’atteggiamento prevaricatore dell’anziano era peggiorato nel tempo.

Questo, infatti, era passato da offese del tipo "Stranieri di m..., tornate in Albania col gommone!", avere e proprie azioni intimidatorie. Il 72enne, infatti, recentemente aveva fatto trovare sul marciapiede antistante l’abitazione della famiglia un barattolo pieno di feci e, qualche giorno dopo, un topo morto. Non erano mancate, poi, negli anni, anche le minacce che l’indagato aveva rivolto direttamente alle persone offese: nel 2020, per esempio, si era avvicinato puntando loro addosso un cacciavite. Neanche l’ammonimento del Questore di Bologna, ricevuto nel 2021, era stato sufficiente a fermare l’anziano e farlo riflettere. Questo, imperterrito, aveva continuato la sua condotta persecutoria, addirittura estirpando le erbe aromatiche che le vittime avevano piantato nel giardino condominiale. Adesso, dovendo mantenere una distanza di almeno 500 metri dalle persone offese e non potendo più comunicare con le stesse in alcun modo, il 72enne è stato costretto a lasciare il suo appartamento di proprietà e trasferirsi in un’altra struttura in provincia individuata dai servizi sociali.

Zoe Pederzini