Cinque rapine in un giorno nel centro storico, tra Piazza Minghetti, via San Felice, via Riva di Reno e Piazza Malpighi. Calci, pugni e spinte. Ai passanti e anche a un cameriere che lavorava in un locale della zona che si prese otto giorni di prognosi. Dopo un mese di indagini i carabinieri del Nucleo Radiomobile di Bologna e della Stazione Bologna Indipendenza hanno identificato e denunciato i presunti autori, accusati di rapina aggravata e lesioni personali in concorso.
Sono tre minorenni stranieri, provenienti da Ucraina, Moldavia e Albania. Hanno tra i 16 e i 17 anni. Una vera e propria baby gang perché dalle testimonianze acquisite dai carabinieri "sicuramente c’erano altri soggetti nel gruppo che ha perpetrato le rapine, per l’identificazione dei quali siamo ancora al lavoro", fanno sapere i militari.
Il primo febbraio, poco prima della mezzanotte, il gruppo seminò un vero e proprio panico per le vie del centro, arrivando ad accerchiare diverse persone. A farne le spese fu anche un cameriere 23enne che finì nel mirino della baby gang: dopo essere finito al centro del cerchio dei giovani stranieri, il lavoratore venne spintonato a terra, preso a calci e rapinato dallo smartphone che aveva in mano. Chiamati sul posto i soccorsi sanitari del 118, fu medicato e dimesso con una prognosi di otto giorni. Momenti difficili che convinsero il giovane, il 3 febbraio, a sporgere denuncia ai carabinieri della Stazione Bologna Indipendenza in via Galliera. Da qui le indagini coordinate dalla procura presso il Tribunale per i Minorenni di Bologna e svolte dai carabinieri. In un mese ecco i primi tre minorenni individuati. Ma la baby gang, con ogni probabilità, è composta anche da altri giovani ribelli. Quelli che i carabinieri del Nucleo Radiomobile di Bologna e della Compagnia Bologna Centro, i cui comandanti sono rispettivamente Giovanni Di Nuzzo e David Millul, stanno ancora cercando di identificare attraverso le testimonianze acquisite e la visione delle immagini delle telecamere di videosorveglianza. Un pedinamento elettronico lungo tutte le strade che la baby gang ha percorso.
Episodi violenti che si vanno ad aggiungere ad altri fatti di cronaca che hanno visto coinvolti i giovani. Il fenomeno della baby gang è ormai sempre più frequente, non solo in città. Da inizio anno, sulle nostre colonne, c’è stata la segnalazione di un giovane aggredito in Strada Maggiore. E poi il proliferare di bande violente in piazza XX Settembre, nei centri commerciali, in San Mamolo con un residente pestato nel palazzo di casa da 10 ragazzini. Ma anche in zona Murri con le segnalazioni arrivate dai cittadini.
In provincia ecco altri fatti tra San Giovanni in Persiceto e, soprattutto, Casalecchio, dove in questi mesi si sono viste rapine e risse. E poi l’uso dello spray urticante su un treno che ha portato a fermare la viabilità sui binari.
Nicholas Masetti