Pestata a sangue Il figlio denuncia patrigno violento

La donna è stata ricoverata con tre costole rotte. Arrestato dai carabinieri marocchino di 27 anni

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Prende a botte la compagna, le frattura tre costole e minaccia il figlio di lei. Un marocchino di 27 anni, pluripregiudicato, è stato arrestato, per i fatti avvenuti nel territorio di Alto Reno Terme, a Gussago, in provincia di Brescia. Il ragazzo è stato fermato dai militari bresciani perché destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Bologna.

Lo straniero è, infatti, stato Indagato per maltrattamenti contro familiari o conviventi, lesioni personali e minaccia, ed è finito in carcere, sempre nel bresciano. L’arresto è stato possibile grazie a a un’indagine avviata dai carabinieri della stazione Alto Reno Terme, coordinati dalla Procura di Bologna. I fatti scatenanti sono avvenuti la scorsa settimana, quando un 23enne, italiano, ha presentato una denuncia ai carabinieri per minaccia aggravata dall’uso delle armi. Il giovane ha sporto denuncia nei confronti del patrigno, il 27enne marocchino poi arrestato, che aveva una relazione con la madre del ragazzo, una 45enne italiana, residente ad Alto Reno Terme. Nel dettaglio, nella sua denuncia, il 23enne ha riferito, ancora scosso, che il 17 settembre scorso si era recato da sua madre per verificare le condizioni di salute della stessa, avendo scoperto che il compagno, il 27enne marocchino, l’aveva massacrata di botte.

La donna, seriamente ferita dai colpi che le aveva sferrato il compagno, nella stessa circostanza era stata soccorsa dai sanitari del 118 ed era stata trasportata in una struttura sanitaria per essere medicata dalle lesioni, giudicate guaribili in quaranta giorni: il compagno le aveva fratturato tre costole. Nella stessa giornata, poche ore dopo, mentre andava al Pronto Soccorso a trovare sua madre, il 23enne era stato avvicinato dal patrigno marocchino che lo aveva minacciato con un coltello. Raggiunta in ospedale dai carabinieri, la donna ha poi confermato ai militari quanto avevano già appreso, aggiungendo che negli ultimi due anni aveva subito altre violenze da parte del compagno che, per gelosia, l’aveva presa a schiaffi e pugni in diverse circostanze, sebbene lei non avesse mai denunciato i fatti alle forze di polizia. Il 27enne marocchino è stato rintracciato e arrestato nella sua abitazione di residenza dai carabinieri ed è stato tradotto in carcere a disposizione dell’autorità giudiziaria.

Zoe Pederzini

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