Philip Morris, entro fine anno apre il nuovo stabilimento di Crespellano

Procedono a ritmi serrati i lavori per la nuova fabbrica che produrrà per tutto il mondo le sigarette che non bruciano La multinazionale ha unito in un video (GUARDA) i momenti di un anno di lavori in corso nel cantiere

Il cantiere com’è oggi

Il cantiere com’è oggi

Bologna, 7 aprile 2015 - Procedono i lavori, a Crespellano (Valsamoggia), per la realizzazione del nuovo stabilimento Philip Morris (500 milioni di euro di investimento e 600 posti di lavoro).

I primi due immobili sono praticamente pronti e la multinazionale americana fa perciò sapere che entro la fine dell’anno la produzione degli stick di tabacco Marlboro iQos (che si stima saranno a potenziale rischio ridotto poiché scaldano il tabacco ma non lo bruciano), passerà ufficialmente dall’attuale ‘training center’ di Zola Predosa nella sua sede ufficiale di Crespellano.

I lavori, in via Cassoletta (una traversa della via Emilia, tra Anzola e Valsamoggia), erano già iniziati a settembre 2014. A ottobre, nello stabilimento della controllata Intertaba di Zola c’era stata l’inaugurazione virtuale del nuovo stabilimento, con il premier, Matteo Renzi, e l’ad di Philip Morris International, André Calantzopoulos.

A distanza di quasi un anno il panorama di quei 300mila metri quadrati acquistati dagli americani è già cambiato. Dal terreno brullo si è passati a tre stabilimenti completati, due produttivi e uno per il controllo qualità, dove avranno sede anche gli uffici.

Per testimoniare lo stato dell’arte, oltre a una serie di scatti del cantiere (guarda) effettuati con un drone, Philip Morris ha diffuso anche un montaggio di video girati nel corso dei mesi (guarda) che testimoniano l’andamento dei lavori.

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