Più attenzione al pianeta adolescenti

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Paolo

Marcheselli*

Il Questore ha evidenziato il silenzio che si registra sul dilagare della droga, preoccupato per "l’abbassarsi dell’età dei primi assuntori". Sono d’accordo: la battaglia contro il dilagare del consumo della droga non può essere lasciata alla sola repressione. È necessario rafforzare l’azione di prevenzione. I ragazzi trovano momenti informativi e di contrasto a scuola e in famiglia, ma non trovano sufficienti luoghi e occasioni per confrontarsi, con il supporto di educatori. Non è più rinviabile una revisione del welfare che riconosca adolescenti e giovani come una fascia sempre più interessata da fenomeni di disagio scolastico e sociale con forti rischi di marginalizzazione sociale e di ricerca di effimere ‘soluzioni’. L’Istituzione Educazione e Scuola ha previsto Centri giovanili diffusi (almeno uno per quartiere), all’interno di un sistema integrato scuola-territorio, dialoganti con le realtà che si occupano di adolescenza. Nel ‘Centro giovanile diffuso’ si offre a pre-adolescenti e adolescenti l’opportunità di relazioni stabili con coetanei e adulti. Un contesto educativo in cui accoglienza ascolto e partecipazione sono prerogative fondanti per favorirerafforzare la crescita umana e civile, superare diseguaglianze, povertà educative e forme di disagio. Attività fortemente indirizzate al contrasto e alla prevenzione, favorite e coordinate da educatori professionali. A ciò si aggiunge la disponibilità sempre maggiore di tantissime scuole ad allungare i tempi di apertura degli spazi scolastici, per offrire ai ragazzi momenti educativi di socializzazione in collaborazione con il Comune.

In questo mandato amministrativo si sono create le condizioni necessarie per mettere in campo iniziative strutturali di supporto degli adolescenti, specie nell’area della prevenzione e dei corretti stili di vita. Auspico che, partendo dal lavoro svolto, il prossimo mandato riservi alla ‘questione giovanile’ l’attenzione che merita, per invertire la deriva di tanti giovani verso l’uso di droghe.

*già presidente Istituzione Educazione Scuola

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