Pia e Aristide, sposi felici da ottant’anni

Anniversario celebrato con sindaco e consiglieri: "Il segreto per restare uniti per tutta la vita? Amore, rispetto e tanta pazienza"

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di Marco Signorini

Lo avevano annunciato l’anno scorso, quando erano arrivati a ’quota 79’: "Nel 2022 faremo una festa ’memorabile’ perché 80 anni di matrimonio non sono una cosa da tutti i giorni". E così, Aristide Cati, 99 anni, e Pia Venturi, di 97, da sempre abituati a mantenere le loro promesse, lo scorso primo agosto, oltre a familiari e amici, hanno invitato il sindaco il sindaco, Marco Masinara e i consiglieri Annamaria Masinara e Silvano Cati, per ’celebrare’ il loro grande traguardo.

"Quando si riesce a sopravvivere a una guerra come abbiamo fatto noi, niente fa più paura – scherzano Pia e Aristide – nemmeno 80 anni di matrimonio. Il segreto di un unione così duratura? L’amore e il rispetto, conditi da una buona dose di pazienza".

Per i due super sposi la vita, infatti, non è sempre stata "rose e fiori", come amano dire. Aristide, ad esempio, che da ragazzo non mancò di sostenere i partigiani nella lotta per la liberazione, fu costretto a fuggire tra i boschi poco dopo il matrimonio. "Avevo fascisti e nazisti sulle mie tracce – racconta l’anziano –. Non mi ero presentato all’ufficio militare per la leva e divenni quindi un ricercato per diserzione".

Pia e Aristide, infatti, si sposarono nell’agosto del ’42, in pieno conflitto, e l’allora giovanissimo Cati non aveva la minima intenzione di imbracciare le armi in favore del regime.

Subito dopo la guerra Aristide e Pia si trasferirono a Bologna dove lui trovò impiego come capo reparto alla Samp, fondata nel 1936 da Gaetano Maccafferri. La moglie Pia, invece, in quel momento preferì occuparsi della famiglia. Poi, nel 1978, la svolta. La coppia, con tanto di familiari al seguito, decise di tornare a Camugnano, precisamente in località Serraiola, dove prese in gestione, per dieci anni, un negozio di generi alimentari con relativa trattoria. Una volta cessata l’attività Pia e Aristide si ritirarono nella casa di famiglia a Vigaia, dove vivono tutt’ora.

"Sono sempre stato felice del mio lavoro – spiega Aristide – e la vicinanza di figli e nipoti, oltre ovviamente quella di Pia, hanno contribuito a mantenermi sempre giovane".

Nei giorni scorsi l’Amministrazione ha consegnato alla coppia una targa speciale per immortalare il momento anche se, entrambi gli ’sposini’ mirano a traguardi ancora più ambiziosi.

"Sono entrambi in ottima forma – conferma il consigliere Cati –. Il loro esempio rende orgogliosa l’intera comunità. Una comunità forte proprio perché si basa su pilastri molto solidi, come quelli che Pia e Aristide rappresentano".

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