"Pian del Voglio, l’ambulatorio non serve"

Valerio Venuti, coordinatore Nucleo Cure primarie Valle del Setta: "I problemi sono nella vallata del Reno, 1.500 famiglie non hanno il medico"

"Pian del Voglio, l’ambulatorio non serve"

I medici di famiglia presenti nel territorio della Valle del Setta sono, attualmente, tredici (foto archivio)

SAN BENEDETTO

I tredici medici di base che esercitano la loro professione nei territori di San Benedetto Val di Sambro, Castiglione dei Pepoli, Camugnano e Monzuno esprimono perplessità davanti all’apertura dell’ambulatorio sperimentale di Pian del Voglio. A rivelarlo è il dottor Valerio Venuti, coordinatore del Nucleo Cure primarie Valle del Setta in rappresentanza di tutti i suoi colleghi.

"La questione è molto semplice – spiega Venuti che è ancora consigliere comunale a Castiglione dei Pepoli con delega alle Politiche sanitarie – l’attività che viene svolta in questa struttura è del tutto sovrapponibile a quella dei medici di base. Pian del Voglio è un paese di 788 abitanti dove esercitano già 3 colleghi per cui non si vede la necessità di questo ulteriore servizio. Tra l’altro nella nostra vallata, a differenza di quella del Reno, tutte le persone hanno il loro medico di base per cui non vi sono pazienti che non sanno a chi rivolgersi. Per questo motivo già a giugno abbiamo scritto sia ai sindaci che all’Ausl senza ottenere risposta". Nella lettera spedita a nome dei medici del nucleo cure primarie Valle del Setta, lo squilibrio tra lo stesso servizio nelle due valli che compongono il distretto socio sanitario dell’Appennino è uno dei temi fondamentali.

"Nel nostro territorio – si legge nella missiva – sono in organico tredici medici di medicina generale, distribuiti come attività ambulatoriale nella Casa della Comunità di Vado con una copertura oraria ambulatoriale di sette ore giornaliere, nella Casa della Salute di Castiglione dei Pepoli con copertura ambulatoriale giornaliera di sette ore ed un ambulatorio Ausl a San Benedetto Val di Sambro. Molte frazioni della Valle del Setta, invece, non hanno medici che svolgono regolarmente attività ambulatoriale e sono molto distanti dai servizi prima citati. Nella Vallata del Reno ci sono i veri problemi: più di 1.500 persone senza il medico di famiglia, ma sembra che la preoccupazione si quella di aumentare l’offerta dei servizi a Pian del Voglio dove tali servizi ci sono già".

In realtà, stando alle parole del sindaco di San Benedetto Val di Sambro Alessandro Santoni, una risposta è stata fornita: "Come scrissi in risposta a questa lettera, non possono essere le amministrazioni locali a trattare questa questione. L’apertura di questo ambulatorio è una precisa scelta dell’Ausl e, quindi, i chiarimenti vanno chiesti a questo ente. Preciso che la struttura era tra le opere compensative legate alla costruzione della variante di valico e che, quando nel 2017 Autostrade per l’Italia ci ha detto che non era più intenzionata a finanziare questa attività, l’Azienda sanitaria se ne è fatta carico. Fino al 2020 era un ambulatorio ad accesso diretto, poi a causa dell’emergenza Covid era stato chiuso e ora è stato deciso di riaprirlo".

L’ambulatorio opera opera nei giorni feriali dalle 8 alle 20, previo appuntamento telefonico.

Massimo Selleri