
Isabella Conti, assessora alla Scuola e al Welfare dell’Emilia-Romagna
La Regione investe sul welfare 20 milioni in più. Nel nuovo bilancio, infatti, crescono del 26% le risorse per rafforzare i servizi per l’infanzia e la genitorialità. E spuntano novità – come spiegato da Isabella Conti, assessora a Welfare, Scuola e Terzo Settore – che verranno lanciate nel corso del mandato: dall’ostetrica a domicilio per le donne che hanno appena partorito, a un sistema di aiuti per le coppie in crisi, fino a un nuovo calendario scolastico e scuole aperte anche il pomeriggio. Un piano per le famiglie che Conti spiega nel dettaglio tra numeri, progetti innovativi e obiettivi ambiziosi come la legge regionale contro la denatalità che, come annunciato a inizio legislatura dal governatore Michele de Pascale, potrebbe essere il primo provvedimento d’intesa anche con le opposizioni. Tant’è che trova già il primo via libera dall’ex sfidante di de Pascale, oggi capogruppo di Rete Civica, Elena Ugolini, pronta a lavorare a una legge bipartisan che spinga le nascite.
L’obiettivo complessivo, spiega l’assessora al Welfare, "è azzerare le lista d’attesa per i nidi, contrastare la denatalità, aiutare la conciliazione vita-lavoro aumentando i fondi per i centri estivi e le famiglie. Si tratta di uno stanziamento senza precedenti".
In sintesi: passano da 12 a 18 milioni all’anno le risorse annue per il sostegno dei ragazzi disabili (+50%) e da 7 a 10 milioni (+42%) quelle per i centri estivi. Si punta poi ad aumentare i posti nei nidi (0-3 anni), stanziando 15 milioni di euro, 4 in più rispetto al 2024 (+36%), e si passerà da 28 a 30 milioni di euro (+7%) per i finanziamenti volti a ridurre i costi delle rette delle famiglie. Si guarda anche al sistema educativo 0-6 anni, azzerando le liste d’attesa e rafforzando l’offerta in aree montane e periferiche.
Passano da 2 a 3 milioni di euro, poi, i servizi a sostegno della genitorialità con i centri per le famiglie, "un elemento di welfare preziosissimo", spiega l’assessora. Tali centri sono 42 in tutta la regione e già forniscono aiuti su diversi fronti. Si va da laboratori per genitori e figli riavviare il dialogo nelle famiglie con adolescenti, ‘minato’ anche dall’uso eccessivo dei device digitali, a gruppi di mutuo aiuto tra famiglie fino al supporto a genitori in crisi di coppia.
"Se una coppia si separa vorremmo che avvenisse nell’armonia", dice Conti. In pratica, si garantirà un aiuto anche a quei genitori che non possono permettersi un terapeuta e che "nei centri per le famiglie possono trovare un approccio multidisciplinare, con psicologi, mediatori e counselor". Per quanto riguarda l’altra novità, sperimentata da Conti quand’era sindaca a San Lazzaro, e che potrebbe rientrare tra le proposte inserite nella futura legge contro la denatalità, c’è l’ostetrica a domicilio (da attivare come programma di mandato) che permetterà alla donna che ha appena partorito di prenotare due o tre consulti con la professionista.
"Per crescere a un bambino serve un villaggio. Noi lo abbiamo perso, ma l’Emilia-Romagna lo sta ricreando con nidi e ostetriche a domicilio", sintetizza l’assessora. Che è anche al lavoro su altre svolte (ma non nell’anno in scorso): dallo ’spring break’ modello Nord Europa, cioè la pausa tra Natale e Pasqua "prolungando la scuola a giugno e settembre" agli istituti aperti al pomeriggio per aiutare i bimbi a fare i compiti.
Pronta la replica dell’azzurra Valentina Castaldini: "Gli investimenti annunciati sono in buona parte del Fondo sociale europeo Plus per il periodo 2021-2027. Credo si debba fare un passo in avanti per usare queste risorse non solo per la fascia 0-6 anni ma anche per far fronte alle criticità che riguardano gli studenti delle scuole secondarie". A questo proposito il 23 maggio al Tecnopolo di Bologna ci saranno gli Stati Generali dell’infanzia e dell’adolescenza.