"Un’opportunità e un sogno per la sanità bolognese e per la città di Bologna, che porteremo all’attenzione della prossima programmazione statale". Così, ieri, l’assessore regionale alla Salute, Raffaele Donini, ha illustrato il progetto del nuovo Ospedale Maggiore di Bologna. Un ambizioso piano di riqualificazione che che prevede un investimento da 500 milioni di euro (di cui un pezzo già finanziato dalla Regione), una completa trasformazione del complesso ospedaliero nei prossimi dieci anni, con l’obiettivo di migliorare l’organizzazione dei servizi e l’integrazione con la città. Demolizioni e ricostruzioni che non coinvolgeranno solo la logistica ospedaliera. I nuovi spazi includeranno degenze, chirurgia, ambulatori, laboratoristica, e sedi delle associazioni dei pazienti, oltre alla Direzione dell’Ausl di Bologna.
Sarà rigenerata anche l’area urbana che da via Saffi arriva a Prati di Caprara, dove è prevista una riorganizzazione della viabilità, con percorsi ciclo-pedonali, la linea rossa del tram e un boulevard che collegherà il Parco Villa Ilaria al Parco Prati di Caprara. Il progetto includerà, inoltre, un asilo nido, spazi gioco per bambini e un parcheggio interrato per un totale di 1.300 posti auto (755 per i visitatori), mentre il fotovoltaico sulla tettoia dell’edificio di accoglienza garantirà una produzione di energia pari a 800 kW.
Il nuovo Maggiore sarà un Echospital, a sottolineare l’attenzione alla sostenibilità: non ci sarà consumo di nuovo suolo – non verranno realizzati nuovi edifici al difuori dell’area attuale – ma ci sarà una riduzione del 42% delle superfici impermeabili e del 40% delle emissioni da traffico, grazie alla mobilità sostenibile e al potenziamento dei trasporti pubblici.
Il ’Piano direttore’, ossia lo strumento di governo e programmazione delle future trasformazioni del Maggiore, prevede come primo intervento la realizzazione del nuovo Polo materno-pediatrico. Un tassello finanziato con 52 milioni di euro, già stanziati dall’ente di viale Aldo Moro; i lavori inizieranno nel 2026. "Sigleremo a breve con il Ministero della Salute l’accordo di programma per la palazzina della nuova maternità del Maggiore", annuncia Donini, che si candida nelle liste Pd alle prossime regionali. La fase successiva prevede la costruzione della nuova torre delle degenze e, nello spazio di demolizione della vecchia maternità, il nuovo polo emergenza e diagnostica, per un costo di 170 milioni. Però bisogna ottenere i denari da Roma. "Per Bologna, assicurarsi il finanziamento del Ministero della Salute è una priorità assoluta – afferma Donini–. Il Maggiore, che ha oltre 60 anni, non può reggerne altri dieci". D’altronde, la Regione "ha sostenuto finanziamenti per gli ospedali di Piacenza (600 milioni), Cesena (600 milioni) e Carpi (120 milioni). Ora tocca a Bologna. Il mio impegno nella nuova legislatura sarà promuovere il progetto, coinvolgendo istituzioni, sindacati, associazioni e cittadini, e cercare le risorse necessarie perché questo sogno diventi realtà".