REDAZIONE BOLOGNA

Piante secche e infiorescenze

Questo articolo descrive tre esemplari di piante raccolti nella Valle Padusa tra il 1551 e il 1568: Stratiotes aloides, Cucurbita pepo e Gymnadenia conopsea. Tali reperti sono uno strumento unico per studiare la biodiversità della zona nel corso dei secoli.

Piante secche e infiorescenze

1 ‘Stratiotes aloides’

Detto anche ‘ananas d’acqua’, a sinistra è possibile vedere un esemplare di ‘Stratiotes aloides’ raccolto nel 1551 nella Valle Padusa, area paludosa nei pressi del Po fino al XVII secolo, che una volta abbondava in zona, mentre oggi risulta praticamente vicino all’estinzione.

2 ‘Cucurbita pepo’

Il nome scientifico forse non dirà molto ai più, eppure le foglie sopra sono di ‘Cucurbita pepo’, mostrano infatti una delle più antiche varietà da cui discendono zucchine e zucche. Sono tra i simboli di come i flussi migratori abbiano influito sulla biodiversità della zona nel corso dei secoli.

3 ’Gymnadenia conopsea’

Meglio nota come orchidea, ecco un esemplare di ‘Gymnadenia conopsea’ raccolta e catalogata da Ulisse Aldrovandi tra il 1565 e il 1568. I reperti raccolti nel grande erbario del naturalista sono un strumento unico per andare indietro nel tempo e permettere alla ricerca di fare passi in avanti.